Una passeggiata…
La “principessa” aveva la bellissima attitudine a creare delle opposizioni: donne e uomini che poi “spifferavano” il comportamento del principe, oggetti, comportamenti, desideri… Ostacoli? “Educazione” e comunicazione per immagini? Soggezione? Gelosia? Illusione? “Come io ti voglio”? Un insieme di cose? Forse… Comunque, la principessa tutto il giorno se ne andava a zonzo con “tacchetti”, “spalle ondeggianti” e una “criniera da Leone”. Una “Valchiria”… Il principe che poteva dire… In opposizione anche le parole. Utilizzava la bellezza anche per determinati fini? No. Inoltre, gli stava sempre attorno. Comunque, un bel giorno il principe decise di fargli uno scherzetto. Le disse: <<Cara, la bellezza è nell’estetica. Nella simmetria e proporzione? Nell’armonia? Non credi? Oppure è bello ciò che semplicemente piace? E’ oggettiva e soggettiva?>> La principessa gli rispose: <<Io? Sono la più bella di tutte!>> e il principe non le rispose… Una sera, il principe le disse: <<Preparati che ti porto a fare una passeggiata!>> La principessa, tutta contenta, si mise in “ghingheri” e, bellissima, sotto braccio del principe fecero una bella passeggiata. Passarono per qualche vicolo con dell’intimo steso… Arrivati sotto il “Castello”, il principe disse alla principessa che sembrava stesse sul palcoscenico: <<Guarda! Per il tuo compleanno se lo vendono te lo regalo! Così potrai viverci anche senza uscire mai!>> La principessa abbassò la testa e annuì. Il principe si mise a descrivergli “l’immobile” per convincerla a farselo donare: <<Da antico Mausoleo a Castello, per poi divenire nel tempo fortezza, residenza, tribunale, prigione e al suo interno sono presenti decorazioni a grottesche, figure allegoriche… Modificato nel tempo, ha una storia millenaria!>> La principessa lo interruppe e gli rispose: <<Fai lo storico? Grottesco sei tu con queste “affettuosità!”>> e il principe le rispose: <<Che cronaca…>> Ad un certo punto comparvero dei fantasmi: un cavaliere a cavallo passò indisturbato e poi una carrozza a tutta velocità. La principessa si spaventò e allora il principe la abbracciò. Mancava poco al suo compleanno. Il principe, per rimarcare il suo amore, decise di “scolpire” la sua bellezza in un monumento! D’altronde il Castello non era di suo gradimento… In un monumento pieno di belve, fece scolpire il volto della principessa che “troneggiava” come fosse una “Gorgone”. Il giorno del suo compleanno, la portò innanzi al monumento e, scopertolo, glielo mostrò! Lo stupore era tanto. La principessa incredula gli disse: <<Mi assomiglia? Sono io?>> e il principe le rispose: <<Cosa ne pensi di questo gesto? La bellezza passa anche dai gesti, non credi?>> La principessa per un po’ stette in silenzio, poi un po’ infastidita, gli disse: <<Credi? Non sembro io! Io sono bellissima!>> e il principe le rispose: <<Tra queste fiere spicchi in modo così “plateale” che sicuramente sei la più bella! Si! Sei bellissima!>> La principessa per un po’ ci credette e poi si arrabbiò! Come il principe la vide arrabbiata, le disse: <<Non sei tu! Come può questo volto raffigurare la più bella tra le belle? Magari tra le belve…>> e la principessa annuì. Tornati a casa, la principessa si trovò una bellissima festa di compleanno e un bellissimo regalo che la rincuorò. Nel frattempo, il principe aveva dato disposizione di far rimuovere lo scherzetto. <<C’è abbastanza pietra in questo monumento, non occorre aggiungerne altra!>> Ritirati nelle loro stanze, la principessa comunque era un po’ risentita e il principe le disse: <<Cara, mi sembri un po’ inviperita! Cosa ti succede?>> e la principessa gli rispose: <<La pianti con questo “Bestiario?”>> e il principe le rispose: <<Va bene, basta che non t’imbestialisci! Diventi fastidiosa…>> La principessa imbestialita, mostrando le “zanne”, si mostrò molto “romantica” e il principe le disse: <<Ma sei proprio una fiera…>> e la principessa gli rispose: <<La pianti! Tu sei fastidioso!>> e il principe le rispose: <<Passiamo alla flora, che è meglio!>> e poi aggiunse: <<Ogni tuo desiderio è un ordine…>> e le diede un bacio. Poi, il principe il giorno dopo, per farsi perdonare, la accompagnò allo Zoo… Rientrati, la principessa si mise con le sue tre “damigelle” a predisporre una strategia per il principe…sembravano una “Idra”! Il principe, accortosi di ciò, le disse che le strategie vanno studiate sul campo di battaglia, non preordinate e, soprattutto, non basate su semplici parole riportate da terzi…confronto. <<Piantala! Ti caccio dalla dimora! Ti piace come tattica? Non mi serve mica una strategia!>> e il principe le rispose: <<La “regina” regna nella dimora, ogni tuo desiderio è un ordine!>> e uscì in giardino per piantare una pianta “Bocca di Leone”. Rientrato, il principe disse alla principessa di averla piantata, la prese e ballò con lei. La principessa si fece una risata. In seguito, “tutti vissero felici e contenti.” Si sentì una voce: “L’amore non è bello se non litigarello” e “Tutto è bene quel che finisce bene!”
Foto: Roma, Castel Sant’Angelo, II sec. d.C.
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