Una nutrita compagine dell’Appia rugby vince il Balaton Beach Rugby in Ungheria
Dieci rappresentanti dell’Appia rugby senior, neonata squadra romana, si sono presentati al Balaton Beach Rugby 2020 in Ungheria, vincendo la prestigiosa tappa della Series EBRA (Europian Beach Rugby Association) disputatasi nelle giornate dell’8 e 9 agosto. Il torneo, svoltosi sulle rive del “mare magiaro” – il lago Balaton, è stato caratterizzato dalle incertezze dell’emergenza Covid, ma soprattutto dalla soddisfazione per la riuscita dell’evento. Positivo anche il vice-presidente EBRA, Kasper Bleijenberg, il quale ha dichiarato: <<L’evento si è svolto in maniera ottimale, la speranza è sicuramente quella di poter ripartire con il circuito europeo di beach rugby a partire dal 2021 e di coinvolgere quante più realtà possibili>>.
Grande entusiasmo anche per il Presidente dell’Appia rugby, Massimiliano Scaringella, che ha dichiarato: << è arrivato il risultato che sognavamo in un torneo importante a livello europeo, la partecipazione di squadre è stata ridotta e condizionata dall’emergenza Covid, società europee più blasonate e vecchie di noi hanno desistito, la nostra prima vera vittoria è stata ESSERE PRESENTI per rappresentare i colori della nostra società, ma soprattutto quelli della nostra Nazione; abbiamo dimostrato che gli italiani vanno avanti nonostante tutto e che abbiamo coraggio a sufficienza per gettare il cuore oltre l’ostacolo. Un ringraziamento particolare lo debbo all’amico Csaba Stekler, il cui contributo è stato fondamentale per l’organizzazione logistica di alloggio e spostamenti… ci ha consentito di vivere una esperienza indimenticabile!>>.
Questi i nomi dei dieci giocatori appini che sono stati impegnati nel Balaton Beach Rugby, in attesa che la preparazione atletica riparta, il 25 agosto prossimo, al Campo degli Acquedotti, il più bel campo di rugby del Mondo:
Oliver Scaringella (Cap.), Tiziano Cella (V-cap.), Adam Scaringella, Antonio Guerrera, Dave Houston, Federico Carparelli, Francesco Calicchia, Francesco Sini, Marco Grandi, Miguel Dussan.
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