Una lunga sequenza, un solo responsabile: il profitto
Suona ipocrita l’indignazione di un certo ceto politico responsabile di aver perseguito la strada del completo assoggettamento dei lavoratori al potere delle Imprese e del mercato. Il vento delle privatizzazioni e del profitto ha reso i porti italiani fanalino di coda del Mediterraneo. In troppi fanno finta di non vedere che nei terminal concessi ai privati accade di tutto, dall’applicazione di contratti di fame, diversi dal Contratto Unico dei Porti, al non rispetto degli orari di lavoro come nel caso di Gioia Tauro, dove può succedere che un addetto alla movimentazione dei contenitori sia costretto ad operare sulla grue anche per 12 ore di seguito!
Accade così che i ritmi siano scanditi dalla ricerca del massimo profitto e che la concorrenza con gli scali del Nord Europa ma anche mediterranei si poggi sul costo del lavoro dei portuali italiani, diventati ormai i peggio remunerati a livello mondiale, come riconosciuto dall’I.D.C. il Sindacato internazionale del settore.
È da tempo che, come Partito della Rifondazione Comunista, abbiamo maturato la convinzione che, per porre termine a quanto sopra, sia necessario una netto miglioramento della Legge 84/94. Per questo abbiamo presentato una proposta imperniata sulla centralità del ruolo dei lavoratori portuali resi, invece, marginali dall’attuale art.17. E’ nostra ferma convinzione la necessità di favorire la creazione di un unico gestore, riconosciuto e qualificato, della manodopera da fornire alle Imprese per tutte le operazioni di carico/scarico merci da bordo nave fino ai cancelli del porto.
Solo in questo modo si potrà invertire il vento liberista, impedire ulteriori forme di deregolamentazione, appalti e subappalti di personale incontrollati e rischiosi per la sicurezza del lavoro.
A differenza dell’ipocrisia della Destra e dell’ambiguità di settori consistenti del Centro Sinistra, noi di Rifondazione Comunista siamo stanchi di subire le leggi di un mercato selvaggio fonte non secondaria dell’attuale stillicidio di morti e per questo operiamo concretamente per una modifica della legislazione che sia più vicina ai lavoratori che alle Imprese.
Luca Noceti (Consiglio dei delegati della Compagnia Portuale Unica di Genova)
Enrico Luciani (Presidente Compagnia Portuale Civitavecchia e Consigliere Regionale Lazio del PRC)
Roma 19 gennaio 2007
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