Una lezione dedicata all’Appia Antica al Liceo James Joyce di Ariccia
Si è svolta oggi presso l’auditorium del Liceo James Joyce di Ariccia una lezione, a cura dell’archeologa Maria Cristina Vincenti, dedicata all’Appia Antica, realizzata in collaborazione con la prof.ssa Maria Manes che ha promosso e organizzato l’evento.
“IL SOGNO DI ANTONIO CEDERNA IL PARCO ARCHEOLOGICO DELL’APPIA ANTICA DA ROMA AI CASTELLI ROMANI: I SUOI MONUMENTI” questo il tema dell’incontro che ha fatto conoscere ai ragazzi e ragazze di Ariccia e Castelli Romani la figura di quello che è considerato il “padre dell’Appia”, l’archeologo Antonio Cederna, e la sua idea nata negli anni ’50, di far diventare la prima via di Roma e Madre di tutte le strade europee, l’Appia Antica, un grande parco archeologico e Patrimonio dell’Umanità.
La lezione ha suscitato un notevole interesse perché, nella prima parte, la Vincenti ha raccontato attraverso le fonti, le iscrizioni, i rilievi, le descrizioni, le immagini e le ricostruzioni, come si realizzavano le strade romane, quali erano i mezzi di trasporto più usati, come funzionavano le stazioni di posta.
Nella seconda parte l’archeologa di Ariccia ha illustrato il percorso della regina viarum prendendo in esame l’ampliamento delle mura dell’antica Roma rispetto al tracciato della consolare, con una rassegna delle vestigia e delle aree archeologiche presenti dal I all’VIII miglio; l’ultima parte della lezione è stata dedicata alla consolare nel territorio dei Colli Albani, dal IX al XVI miglio, con i monumenti, le ville, i mausolei, i templi e le infrastrutture e con un focus sulle emergenze archeologiche presenti nell’Albanum e nel territorio di Aricia, oltre che sui numerosi reperti rinvenuti sul XVI miglio del tracciato e sparsi nei musei del territorio ma anche di buona parte del mondo.
“Questa grande eredità che abbiamo ricevuto dal passato va trasmessa alle nuove generazioni” – ha affermato l’archeologa Vincenti – “quest’incontro ribadisce una volta di più quanto sia importante la qualità dell’offerta culturale e l’opera di sensibilizzazione e conoscenza che ci permette di valorizzare il territorio”
Si è trattato per gli alunni del Joyce di un approfondimento delle visite didattiche che anche quest’anno si stanno svolgendo lungo il tracciato del tratto aricino della regina viarum.
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