Una Giovolley camaleontica batte al quinto Volleyrò
Una vera e propria battaglia, che la Giovolley ha condotto in porto. Una bellissima partita di grandi contenuti tecnici, emotivi, caratteriali e tattici andata in scena nell’ultima giornata ad Aprilia. La squadra di Tonino Federici per la prima volta in B1 ha sconfitto quella di Kantor, vera bestia nera delle apriliane che hanno messo cuore e testa, ma soprattutto una grande componente tecnica. Le ragazzine terribili del Volleyrò hanno giocato a fasi alterne, grazie anche a una Giovolley che non si è disunita, ha giocato d’insieme e curato i minimi particolari, questa squadra ormai mostra la sua anima e il suo gioco con grande convinzione. Tutte le ragazze in campo hanno dato il massimo a seconda della circostanza, Manuela Caponi si è distinta a muro e in attacco al centro, come il capitano Centi, grande supporto dalle bande, prima Gatta e poi sul finale anche Liguori. Dopo esser andata sotto per 10-6 nella prima parte del primo set la Giovolley ha sempre mostrato di esser in partita anche sul finale di primo parziale perso ai vantaggi per 28-26. Nel secondo e nel terzo la parte più bella con una squadra che ha giocato a grandi ritmi, mettendo sotto pressione con la battuta e l’attacco il gioco avversario. Centi e compagni hanno prima pareggiato per 25-15 e poi sono andate in vantaggio grazie al 27-25. La partita si è di nuovo avviata sui binari dell’equilibrio con le romane che hanno chiuso sul 25-18. Sul 2-2 nel quinto è stato un crescendo di emozioni anche grazie a un PalaGiovolley gremito in ogni ordine di posto e con un tifo incessante dall’inizio alla fine. Il 15-5 finale è il coronamento di un grande match. Le parole al termine del match da parte del tecnico Tonino Federici: “Abbiamo ancora una volta dimostrato di esserci e di cambiare più volte in corsa la tattica, è stata una squadra che ha cambiato pelle più volte. Era una partita molto difficile, è la prima volta che vinciamo con loro ed è un segnale. Siamo a un passo dall’obiettivo, non dobbiamo fermarci, manca un ultimo tassello”.
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