UNA CITTADINANZA ONORARIA NEGATA
Tre mesi fa un centinaio di albanensi ha inviato al Comune di Albano Laziale la richiesta di assegnazione della cittadinanza onoraria al dott. Giuseppe Chiarucci.
Nella lettera, firmata da ex sindaci e assessori, dipendenti comunali, rappresentanti della vita culturale locale, allievi e collaboratori del dott. Chiarucci, cittadini che hanno avuto l’opportunità di conoscerlo e apprezzarlo, si afferma:
“Il dott. Giuseppe Chiarucci ha svolto un ruolo centrale nella vita culturale di Albano Laziale come fondatore, nel 1973, del Museo civico e come suo direttore fino al pensionamento.
La sua poliedrica attività, come funzionario del Comune, archeologo, ricercatore, docente, è ampiamente riconosciuta non soltanto in città, ma anche a livello nazionale e internazionale.
Tra i molteplici risultati delle sue attività si possono ricordare gli allestimenti dei Musei, gli scavi archeologici nei territori dei Castelli Romani, la formazione di varie coorti di giovani studiosi nel campo dell’archeologia, le pubblicazioni su prestigiose riviste scientifiche, la direzione della collana scientifica Documenta Albana, l’attività didattica nelle scuole del territorio, la presidenza dell’Associazione Amici del Museo.”
Dopo l’invio della richiesta di cento cittadini e ben tre lettere di sollecito, l’amministrazione comunale non ha dato risposta. E’ dunque ormai chiaro che la proposta è stata respinta.
Secondo l’art.54 della Costituzione, i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore: i cento cittadini hanno dunque il diritto, non soltanto giuridico ma anche di normale educazione, di ricevere una risposta.
Nella risposta che dovranno dare, gli amministratori comunali dovranno esporre le proprie ragioni, argomentare perché il dott. Chiarucci, i cui meriti sono stati adeguatamente ricordati da un numero di cittadini ben superiore a quello dei membri della giunta comunale che non necessariamente hanno competenze specifiche, non è meritevole della cittadinanza onoraria.
Va ricordato che alcuni anni fa il Comune ha assegnato la cittadinanza onoraria a un illustre studioso locale il cui contributo alla vita sociale si è compendiato sostanzialmente nella pubblicazione di molteplici libri di ricerca.
Se dunque i meriti del dott. Chiarucci sono incontestabili, vanno chiarite le vere motivazioni del diniego dell’amministrazione comunale di cui va messo in rilievo il modo di procedere irrispettoso dei cittadini.
I sottoscrittori, visto che l’amministrazione comunale non dava riscontro alla loro proposta, hanno comunque provveduto ad assegnare la cittadinanza onoraria simbolica al dott. Chiarucci – i deleganti si sono sostituiti ai delegati, a testimonianza di come (non) funziona la democrazia ad Albano Laziale.
Questa vicenda è indicativa del rapporto tra politici e cittadini: l’amministrazione comunale di Albano Laziale, a distanza di tre anni dall’insediamento, non ha prodotto alcun documento, libriccino, bollettino, fascicoletto, compilazione statistica, che informi gli elettori su quello che sta facendo e su quello che ha in programma di fare, come pure non ha organizzato alcun evento tra i numerosi strumenti previsti dallo statuto comunale sulla partecipazione dei cittadini – e Facebook non è annoverato tra gli strumenti dell’istituzione pubblica.
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