Una città da Premio
(emblema di un teatro fondato sulla ricerca artistico-sociale e che ama prodursi prevalentemente nelle periferie spesso snobbate dall’offerta culturale riservata ai centri cittadini), mercoledì 17 luglio ha preso il via ufficialmente il lungo weekend in cui si è svolto il “Premio Città di Monte Compatri” giunto quest’anno alla 5a edizione. Senza grande sorpresa ma con vera soddisfazione, si è assistito in questi anni alla crescita costante, sia numericamente che qualitativamente, della Rassegna, con la partecipazione di Compagnie Amatoriali che nulla hanno da invidiare alle Compagnie Professioniste che calcano i migliori palcoscenici. Anche perché, sia detto tra noi, lo scenario a disposizione è fra i più suggestivi che si possano immaginare, e non stiamo qui di nuovo a descrivere il parco Karol Wojtyla (ex Parco del Romito) una balconata naturale dove la vita e la morte convivono e il cielo e la terra si toccano. Dove si è pure scatenato il finimondo, giovedì 18 luglio, con un fulmine che ha colpito un albero a pochi metri dal palco mettendo parzialmente fuori uso gli impianti. Saltata per quella sera la rappresentazione proposta dalla Compagnia Granatina di Roma, si è ripartiti per la serata successiva con spirito indomito nonostante le pessime previsioni del tempo di questa estate fuori controllo. Fra aggiustamenti e cambi di programma, asciugatura di sedie, palpiti e brividi al passaggio di nuvole minacciose e al rombo di tuoni vicini e lontani, si è giunti felicemente al clou della manifestazione, che non si è svolta come previsto domenica 21 con la rappresentazione della commedia in dialetto monticiano “Lu Buciardu” di Goldoni, a cura della “Compagnia Atti Matti alla locanda” di Monte Compatri, per concludersi con la cerimonia di premiazione. Tutto è stato rivisto alla luce di un cielo ostile, e sistemato secondo criteri di sopravvivenza. E il programma nel suo insieme così effettivamente si è svolto: mercoledì 17 è andato regolarmente in scena “Lo facciamo in 4” di Stefano Benni, Aldo Nicolaj e Luigi Arnaldo Vassallo, testo d’avanguardia fuori da ogni retorica e aperto ai più impensabili imprevisti, come vuole lo spirito di Benni e quello della raffinata Compagnia “Il Teatrone” di Velletri. Giovedì 18 luglio buco nell’acqua, come già detto. Venerdì 19 ampia rivincita con “Tango” di Francesca Zanni presentato dalla Compagnia “Il Teatro” di Roma, una prova ad altissimo livello seguita a respiro corto da un pubblico affascinato e commosso, introdotto a viva forza nell’Argentina della dittatura militare e dei desaparecidos, un pezzo cruentissimo di storia troppo spesso dimenticata o volutamente ignorata, che rappresenta ancora un insopportabile schiaffo alla Giustizia. Sabato 20 è stata la volta di “Rugantino” di Garinei e Giovannini, presentata dalla Compagnia “La Ribalta” di Laghetto, con la Roma papalina del XIX secolo, l’ombra del patibolo e vita popolana, e la nobiltà d’animo raggiunta dal giovane scapestrato Rugantino passando attraverso l’amore per la bella Rosetta e la mannaia di mastro Titta, ultimo boia dello Stato Pontificio (inevitabile il confronto con il Rugantino nell’edizione del 1980 con l’impareggiabile prestazione di Aldo Fabrizi, ma già in tale sfida la Compagnia acquista buoni punti); ottima la scenografia a ‘quadri’ con diversi punti scenici. Domenica 21 tempo inclemente e freddo siberiano, ma la Compagnia Granatina di Roma si è presentata in scena come fosse primavera, e finalmente ha potuto esibirsi con “Cluedo – Signori, il delitto è servito” di Jonathan Lynn, ambientazione giallista per una storia che prende spunto da un gioco di società – Cluedo, per l’appunto – e chiama direttamente in causa lo spettatore, invitato a prendere parte interattiva nello svolgimento della storia. Rinviata come si è detto la Cerimonia di premiazione, che si è tenuta lunedì 22 a Palazzo Annibaldeschi nel centro storico, mentre la commedia fuori concorso è stata spostata al mese di agosto, per via di precedenti impegni assunti per quel giorno dalla Compagnia di Monte Compatri. E arriviamo alla conclusione: edizione tutto sommato straordinaria del Premio Città di Monte Compatri, che ha visto un’affluenza di pubblico sempre soddisfacente nonostante le avverse condizioni climatiche, con picchi di presenza che hanno fatto registrare gente in piedi oltre la disponibilità dei quasi 400 posti a sedere, con il pienone di sabato sera sia per il richiamo della celebre commedia romanesca che per il clima meno rigido. Cresce l’importanza della manifestazione e di pari passo la sensibilità del pubblico (o forse il contrario, ma il risultato non cambia) sempre più appassionato e critico. La Giuria Popolare, 36 nominativi di cui in finale non tutte le schede sono state riconsegnate (da addebitare sicuramente al maltempo l’abbandono del campo da parte di alcuni membri), in perfetta linea con la giuria tecnica, ha portato a un giudizio unanime in altra parte dettagliatamente riferito. Qui preme sottolineare la valenza di tali Giurie, per onestà e impegno quella popolare e per la giuria tecnica tre nomi di assoluto prestigio, garanzia di qualità e competenza. Toni Garrani attore, doppiatore, conduttore radiofonico e televisivo, interprete in numerosi ruoli di film e fiction televisive; e soprattutto, il ‘personaggio’ schietto e simpatico tanto amato dagli italiani, del quale si potrebbe dire alla Totò: “Signori si nasce”. Edoardo Torricella, di cui già qualcosa si è detto, regista e attore di cinema, teatro e televisione, autore di prosa per la RAI, fondatore della “Compagnia teatrale Il Gruppo” che inaugura nel 1991 il teatro di Tor Bella Monaca. Armando Guidoni, direttore artistico della Rassegna, ricercatore, poeta, direttore di redazione, editore, presidente dell’Associazione Culturale Photo Club Controluce, anima grande e bella al servizio della crescita collettiva. E una presenza discreta, indispensabile, fattiva di una persona di cui non serve fare il nome, tanto si capisce che si parla di Tarquinio. E qui direi punto e basta, e appuntamento alla prossima edizione.
Elenco dei premi assegnati
Premio “Città di Monte Compatri” alla Compagnia Il Teatro per Tango
Premio “Gradimento del Pubblico” alla Compagnia Il Teatro per Tango
Migliore regia a Marco Domizi per Rugantino
Migliore scenografia a Luciano Gioacchini, Silvia Verrengia, Alessia Genovese per Rugantino
Migliore attrice protagonista a Sara Margiotta nel ruolo di Clara in Tango
Migliore attore protagonista a Leonardo Vacca nel ruolo di Wadsworth in Cluedo – Signori, il delitto è servito
Migliore attrice non protagonista a Giulia Felci nel ruolo della ‘Topastra’ in Lo facciamo in 4
Migliore attore non protagonista a Aldo Nardini nel ruolo del narratore in Lo facciamo in 4
Migliore caratterista a Marco Domizi nel ruolo di Mastro Titta in Rugantino
Migliore caratterista a Corinna Castelli nel ruolo di Mrs. White in Cluedo – Signori, il delitto è servito
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