Un successo la Peste di Camus allo Spallanzani
Folla ieri sera nei viali dell’Istituto di via Portuense. Prossimo appuntamento con il jazz di Danilo Rea
È stato un vero successo ieri sera, nella particolarissima location dell’INMI Spallanzani, a via Portuense, lo spettacolo teatrale tratto dal capolavoro di Albert Camus “La Peste”. L’evento, realizzato nel quadro delle celebrazioni per gli 80 anni dell’Istituto, ha attirato più di un centinaio di spettatori attenti e rapiti dalla magia della situazione. Una voce narrante ha accompagnato i visitatori lungo i viali e gli edifici dello Spallanzani in una cornice suggestiva e spettrale, riprendendo dialoghi, frammenti e situazioni dell’opera di Camus, scritta tra l’altro proprio 70 anni fa. Un percorso sonoro scandito nelle cuffie fornite ai visitatori, dal parlato sapiente di Paolo Bonacelli. L’adattamento è stato di Pina Catanzariti, le installazioni sonore di Olbos, il violoncello di Susanna Garcia Rubi, la regia di Marcello Cava. Lungo il percorso erano esposte alcune opere di Umberto Ippoliti, in perfetto tema con la Peste. Sposare il lavoro di Camus con la realtà dello Spallanzani, una eccellenza della sanità italiana dove le pesti moderne si curano e dove si lavora per evitarle vuol essere un segnale importante per il futuro, ha detto il direttore generale dell’Istituto Marta Branca. Un segnale di speranza, le malattie infettive si possono vincere. Prossimo appuntamento negli stessi viali tra tre settimane con la musica d’autore. Sarà di scena uno dei maggiori jazzisti italiani, Danilo Rea.
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