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Incontro con Luciano Giungi,  storico gioielliere e attuale presidente dell’Assocommercianti di Ciampino

Dopo la felice conclusione del Premio letterario nazionale “Giungi a Emozionarti” alla terza edizione, ideato e promosso da  Luciano Giungi e organizzato e condotto da Antonella Feligetti, psicoterapeuta e grafologa, ci piace tornare sulla tematica ispiratrice quest’anno del Concorso aperta a molteplici interpretazioni. “Volare o non volare” il dilemma che si attaglia, in senso lato, ad ogni aspetto del vivere e dell’agire di ognuno, secondo la propria ottica e aspettative.  Ed è con la massima adesione che Luciano Giungi, ciampinese “nato in casa”, si presta a ricostruire la sua storia familiare, con le sue scelte, spesso obbligate,  e le sue difficoltà, che altre ne abbraccia e richiama.

Si parte da Giacinto Giungi, nato nel 1918 a Fossombrone in provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche, che lascia il suo paesino per prendere parte alla seconda guerra mondiale e finisce prigioniero a Pantelleria. Tornato in patria, intorno al 1947/’48  si unisce in matrimonio con Maria Vitali ‒ classe 1923 ‒  originaria di Fiordimonte in provincia di Macerata e residente con la sua famiglia a Ciampino, e qui Giacinto si stabilisce, e nel 1950 apre un negozio di orologiaio in Viale del Lavoro, 20, in un locale della famiglia Nobili. Nasce il primo figlio, Silvano, e nel 1955 nasce Luciano.  

“Mi trovo a fare questo lavoro da quando ero bambino, al fianco di mio padre”, ricorda Luciano con commozione e una punta di dispiacere per quella sua infanzia mancata, come per tanti figli dell’epoca. E poi il dolore di una perdita che si ripercuoterà sugli eventi futuri:  “Mio fratello era più portato di me per questo mestiere, ma morì presto”.

Qualche attimo di sospensione, per ricordare, per riconnettere momenti cruciali: “Mio padre viene a mancare nel dicembre del 1973, a 55 anni. L’intestazione della  licenza passa a Maria Vitali e per questo motivo, seppure figlio unico di madre vedova, ma titolare dell’attività, io ho dovuto fare il militare. Nel 1980 ci siamo sposati con Santina Ferrari, appartenente a una famiglia ciampinese della zona dell’Acqua Acetosa, che subito s’inserisce nell’attività,  e  nel 1987 ci trasferiamo sempre  in Viale del Lavoro al numero 48. I nostri due  figli stanno crescendo, nel dicembre del 1999 apriamo un altro punto vendita al civico 38, unificando i due locali dove prima c’era la bottega di Alvaro De Angelis che si trasferisce al Beauty Center qui di fronte e la profumeria all’angolo. Mia madre muore nel dicembre 2005.  Bisogna andare avanti e nel 2009  ristrutturiamo e rinnoviamo i locali”.

Luciano prende una pausa. Poi torna all’oggi, considerazioni e prospettive.

“Quando si cominciò a lavorare erano anni buoni, pensavo che Ciampino potesse avere più sbocchi. Oggi Ciampino lo vedo in grossa difficoltà. È rimasto agli anni ’80. Dall’autonomia  dal Comune di Marino, nel 1974, ha fatto pochi progressi. Si parla oggi di parcheggi, quando se ne doveva parlare vent’anni fa! Se i politici avessero avuto una visione lungimirante certe cose si potevano meglio gestire. È anche vero che tante persone non si servono a Ciampino  perché manca la qualità. Oggi corre tutto di fretta, e al mio tempo, nel mio campo, si andava a decenni. Ma imprenditori bravi avrebbero saputo adeguarsi ai tempi e mantenere alta la qualità e un’offerta ampia. Se c’è ancora chi sta ancora in piedi e lavora forse ha saputo cogliere e investire sulle possibilità del momento. La famiglia Giungi prosegue”.

E dunque, “volare o non volare”. E per concludere, come nasce l’idea del concorso? Con quali presupposti e finalità?

“Il Premio è stato pensato nel 2020.  Ricorreva il settantesimo anno di attività. Io mi fermo a parlare con i clienti dei miei figli, soprattutto giovani, e dico che sono una miniera. Desideravo valorizzare questi ragazzi. Mettere su qualcosa che rimanesse nel tempo. Mi rivolgo alla Dott. ssa  Antonella Feligetti e le espongo la mia idea di organizzare un Premio rivolto in particolare agli studenti come incitamento a misurarsi con le proprie capacità, in questo caso nella scrittura, e anche per evadere dalla tristezza della pandemia e della quarantena. Antonella mi dice “pensi bene” e subito si attiva e nasce, su suo suggerimento, ‘Giungiaemozionarti’. Un successo fin dalla prima edizione nel 2021, anche grazie all’adesione di tanti validi giurati e al sostegno dell’Amministrazione.

Alla premiazione di questa terza edizione, nel vedere tante scolaresche e studenti, mi si è accesa la speranza che qualcuno dei ragazzi e delle ragazze presenti, sieda un giorno in aula consiliare per decidere al meglio le sorti di questa città”.