UN POMERIGGIO DA RICORDARE CON ALDO ONORATI
È stato davvero un pomeriggio ricco di emozioni quello trascorso con Aldo Onorati nell’evento organizzato dall’associazione “San Francesco per la pace” e, nel quale, io ho avuto il gradito compito di intervistare il mio carissimo amico. Un fiume di gente (assolutamente inaspettato) si è presentato ieri pomeriggio presso il Museo Diocesano per assistere all’evento e, purtroppo, tanta gente non ha trovato posto a sedere in sala e tanti ancora sono stati costretti ad andare via. Gli organizzatori non si aspettavano così tanta gente e per questo si sta pensando di riorganizzare l’evento prima dell’estate.
Un pomeriggio divertente, ma ricco di contenuti che ci hanno fatto riflettere, perché Aldo Onorati, per il suo impegno d’una vita nello studio dei costumi e delle tradizioni di Albano Laziale, è l’unico in grado di scavare dentro la nostra antropologia culturale e, quindi, soltanto lui sa raccontare la nostra città coinvolgendo e affascinando il pubblico. D’altronde Aldo ha vissuto in prima persona i cambiamenti epocali avvenuti in pochi decenni più velocemente che altri in secoli e millenni, ne ha misurato gli effetti, li ha cantati nelle sue pagine che hanno girato il mondo, per cui soltanto lui riesce, con esempi e battute divertenti, e farci rivivere l’Albano di una volta.
Tantissimi gli argomenti trattati nel corso del pomeriggio, ad iniziare da una dotta analisi sul nostro dialetto e quello delle altre città dei castelli, da cui è nata l’idea di realizzare dei video clip per diffondere questa “cultura del dialetto” ai più giovani attraverso i social o TikTok.
Partendo dal modo di parlare dei nostri nonni, abbiamo fatto poi un salto indietro di 70 anni e Aldo ci ha raccontato le differenze di usi e di abitudini che c’erano tra le varie classi sociali della nostra città: gli impiegati che lavoravano a Roma, i facoltosi commercianti che abitavano sul corso e i “poveracci” che abitavano a nella città alta (piazza San Paolo) o a Cellomaio.
A questo punto non potevamo farci raccontare episodi divertenti che hanno visto come protagonisti dei personaggi tipici di quell’epoca, come la Santa Buciarda, la “caporala” delle donne, Zi’ Ndrea che rifiutava la pensione, fra Rufino e la festa del primo maggio, Boccione il filosofo, Begardo e la patacca antica. Tutti personaggi che frequentavano le nostre osterie di cui Aldo ha raccontato diversi aneddoti come la divertente bevuta di Bestia dal Bigonzo.
Altri temi trattati, sempre alternando la leggerezza dei dialoghi con la profondità dei messaggi che ne scaturivano, sono stati il carnevale di una volta, la processione del Venerdì Santo e il rapporto di odio e amore con Roma. Tra le varie “chicche” abbiamo scoperto che l’amore di Onorati per Dante è nato all’interno di un’osteria.
L’evento è terminato con la recita di alcuni sonetti a dispetto e con un fragoroso applauso dei presenti. Grazie Aldo!
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