Un polverone che ammorba la ragione
Per i dissidenti pazienza, e mica si può accontentare tutti! Tra questi, quei poveri disgraziati abitanti che vivono a cento metri dalla discarica e vivono in perenne apnea. C’è pure la scuola elementare là vicino, ma queste sono sottigliezze da non mettere in conto: a che servono i bambini in questa società al tracollo? Gli abitanti della località Roncigliano hanno tanti amici che spesso li vanno a trovare e anzi negli ultimi anni passano le ferie d’agosto con loro, o meglio accampati nei paraggi, presso i cancelli della discarica. E questo per evitare blitz nel periodo propizio del solleone. Anche quando ha cominciato a nevicare, ai primi di febbraio, questi amici erano lì, prima dell’alba, a fare blocco dopo che avevano scoperto l’ultima alzata d’ingegno dei curatori dei rifiuti regionali: un collaudo anticipato da burletta. Questi amici hanno tanti altri amici con i quali ogni tanto si organizzano, insieme alla cittadinanza, per andare sotto qualche palazzo comunale a chiedere se c’è qualcuno, se per caso disturba la loro presenza e quella obbligata di agenti e carabinieri, con i quali si confrontano ogni volta amichevolmente. Questa gente non è che non abbia nulla da fare, non è che si alza la mattina e per ammazzare il tempo si mette in marcia per le strade castellane con striscioni, bandierine e musica quando è possibile, buona musica che aiuta a non sentirsi disperati in tutto questo mare di silenzio limaccioso interrotto ogni tanto dal boato di qualche notizia micidiale. Questa è gente che lavora, studia, manda avanti casa e famiglia e crede nel valore della vita. Fra loro ci sono tecnici e professionisti che ben diversamente potrebbero spendere le loro belle risorse, ma hanno abbracciato la causa e concorrono a rendere nota la situazione di Roncigliano e similari, e a smuovere coscienze appisolate o troppo stanche di stare sempre in campana in questo mondo di sordi. A tutta questa gente tocca andare in giro a raccontare le gesta dei Grandi Personaggi Senza Scrupoli che viaggiano sul carro dei vincitori, e l’eroismo quotidiano di chi va a pedagna e non si lagna, purché lo si lasci vivere con un minimo di rispetto (strana questa parola, Rispetto, se n’è perduto forse il senso originario, quando si pronuncia pare stonata). Ma è meglio non divagare e tornare a bomba. Ossia, all’inceneritore di Albano ‘confermato’ – confermato? – dal Consiglio di Stato. Per la povera Polverini alla ricerca affannosa di nuove buche per portare a compimento il suo piano, un vero toccasana: lei la definisce la sua buona notizia. E a questa ‘buona’ notizia – in realtà tutta ancora da confermare, convalidare e sottoscrivere – si scopre come per incanto che esistono altri modi di gestire i rifiuti oltre al temibile brevetto del presidente Cerroni, e l’illuminazione si accende anche nelle menti eccelse dei Sindaci castellani, che sembrano voler partire alla riscossa dopo tanto assenteismo. Ma forse anche questa fase fa parte del Piano Polverini, un nuvolone che ammorba la ragione.
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