Un passo alla volta. Diari di viaggio, di Tarquinio Minotti
«Un viaggio lungo mille chilometri inizia con un piccolo passo» (Lao Tse). Tarquinio Minotti il suo piccolo passo lo mosse per la prima volta il 29 agosto 2005, verso Santiago de Compostela, alla magnifica cattedrale che custodisce le spoglie di san Giacomo, apostolo e martire cristiano. Tarquinio non ama fare le cose da solo e tutto annota giornalmente su un diario dettagliato e puntuale, a futura memoria. Il diario diventa un libro, ampiamente documentato dalle stupende foto che corredano il testo, e pagina dopo pagina capita di vivere il Camino come una propria esperienza.
Le difficoltà, gli incontri, le tappe e le soste, la bellezza e la storicità dei luoghi, il calore dell’amicizia, così come il peso dello zaino e i muscoli dolenti: tutto viene reso con una narrazione sobria e comunicativa, capace di toccare corde comuni.
I viandanti partono sempre all’alba, a lume di torcia, e mentre le stelle scolorano si fanno chiare certe motivazioni. È in uno di questi momenti, quasi sospesi nel tempo, che in Tarquinio nasce l’idea di dedicare il pellegrinaggio a sua madre, «in ricordo di quello che ha passato e sofferto per noi». E avanti, per «il piacere di camminare, di parlare con la gente, di sentirsi in sintonia con tutti e anche per motivazioni proprie», forse tutti alla ricerca di una «risposta al senso della vita». Venerdì 23 settembre alle ore 13:45 la meta è raggiunta. Via lo zaino, via gli scarponi, lasciati sul piedistallo del Monumento al Templare, come un voto sciolto. «Ce l’abbiamo fatta, abbiamo realizzato un sogno, un’impresa che sembrava impossibile. 776 chilometri in 24 giorni!»
Subito la visita alla tomba di san Giacomo e la consegna de “La Compostela” che attesta il felice esito del pellegrinaggio; e si pensa al ritorno con il desiderio già di ripartire. E nel 2007 (24 aprile-15 maggio) Tarquinio riparte. Altro diario di viaggio, Da Santander a Santiago de Compostela per la via del Nort, per rivivere «una suggestione incomparabile, che fa riflettere e pensare anche un credente all’acqua di rose come me». Sempre nel 2007 (21 ottobre-5 novembre) ancora in cammino Sui sentieri di san Francesco. «I silenzi sono lunghi, in quei momenti tutto passa nella mente: si riflette, ci si interroga, si torna a pensare al passato, al presente, al futuro. Quando sembra che questi silenzi non siano sufficienti si rimane indietro, o si accelera volutamente per rimanere più tempo con se stessi».
Nuova partenza nel 2008 (27 giugno-28 luglio) Da Siviglia a Santiago de Compostela. Camminando sulla via della Plata. Lo zaino alleggerito, i sandali logori, l’entusiasmo sempre acceso e l’animo appagato. E sempre a ogni rientro «il bronzeo angelo minatore sulla piazza di Monte Compatri» a dare il bentornato ai pellegrini di ritorno a casa.
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