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Un nuovo centro per la creatività contemporanea nel cuore della città di Roma

Un nuovo centro per la creatività contemporanea nel cuore della città di Roma
Dicembre 18
12:56 2019

 

La Fondazione Nicola Del Roscio presenta
un nuovo centro per la creatività contemporanea
nel cuore della città di Roma

La Fondazione Nicola Del Roscio presenta il progetto culturale non-profit La Fondazione. Un nuovo spazio nel cuore di Roma, aperto alla città e rivolto alla scena artistica globale nel segno della ricerca e del sostegno alle arti del nostro tempo.

La sede, in uno splendido edificio degli anni Venti posto tra Piazza di Spagna e via del Tritone, è stata inaugurata con una esposizione collettiva, a cura di Pier Paolo Pancotto, che riunisce le opere di Geta Brătescu, Adrian Ghenie, Ciprian Mureşan, Şerban Savu, in corso sino all’11 gennaio 2020.

Con il progetto La Fondazione Nicola Del Roscio, presidente della fondazione che porta il suo nome e della Cy Twombly Foundation, New York, ha voluto condividere con la città un nuovo spazio dove valorizzare e raccontare in modo innovativo la creatività contemporanea.

Il programma prevede la produzione di mostre originali di artisti di rilevanza internazionale ma ancora poco conosciuti in Italia, insieme a un calendario di appuntamenti di approfondimento con preziose e inconsuete proposte cinematografiche, musicali e letterarie. Particolare attenzione riceveranno i temi della scienza, dell’ambiente e della biodiversità, come è nella tradizione della Fondazione Nicola Del Roscio, da anni impegnata nella gestione dell’Orto Botanico di Monte Orlando a Gaeta: interessante esperienza italiana di acclimatazione e tutela della flora subtropicale, in particolare delle palme, e di conservazione di specie botaniche in pericolo di estinzione nei loro luoghi d’origine.

La Fondazione prende casa in via Francesco Crispi 18, in un palazzo nel pieno centro di Roma e risalente agli anni Venti del Novecento: circa 700 metri quadrati, caratterizzati da un salone a pianta ovale, destinato a ospitare le esposizioni prodotte dall’istituzione. L’ampio ingresso, che si affaccia su via Crispi con una grande porta vetrata, si presenta come una sorta di project room complementare alla mostra principale. Questo spazio, visibile dall’esterno di notte come di giorno, intende operare come una sorta di invito a entrare nella dimensione dell’arte rivolto a tutti e sottolinea l’idea di apertura, condivisione e dialogo che sono alla base del progetto.
C’è anche un altro aspetto che fa dell’edificio di via Francesco Crispi un luogo emblematico per la città; tra gli anni Trenta e Sessanta del Novecento questi spazi ospitavano infatti il Teatro Florida, ambiente polifunzionale dedicato alla messa in scena teatrale, al cinema e alla vita notturna, la cui insegna rimane tutt’oggi nella memoria di molti romani e si conserva impressa tra i fotogrammi del film Ladri di biciclette (1948) di Vittorio De Sica.

A curare l’attività culturale de La Fondazione è stato chiamato il curatore Pier Paolo Pancotto che ha ideato un programma espositivo strutturato in quattro mostre all’anno e corredato da numerose iniziative di approfondimento o discussione, in grado di raccontare la creatività contemporanea, abbracciando arti visive, cinema, musica, editoria e discipline naturalistiche.

“Le mostre proposte da La Fondazione nasceranno da un invito rivolto a diversi protagonisti del panorama internazionale a confrontarsi, vivere e perdersi nella città – dice Pier Paolo Pancotto. Sperimentare lo spazio fisico dell’Istituzione e l’atmosfera di Roma sono requisiti fondamentali per avviare la produzione di progetti espositivi originali, costruiti appositamente per La Fondazione. Gli artisti, protagonisti della scena internazionale raramente visibili a Roma o in Italia, talvolta alla loro prima personale presso una istituzione nel nostro Paese, sono invitati a prendere possesso del luogo, lasciandosi ispirare dallo spazio e da Roma”.

A inaugurare gli spazi de La Fondazione è la collettiva che riunisce le opere di quattro autori dalla scena contemporanea: Geta Brătescu (Ploiesti, 1926 – Bucarest, 2018), Adrian Ghenie (Baia Mare, 1977), Ciprian Mureşan (Dej, 1977), Şerban Savu (Sighișoara, 1978).
L’esposizione è aperta al pubblico sino a sabato 11 gennaio 2020 e visitabile dal martedì al sabato, dalle 11.00 alle 18.00, a ingresso libero.
In occasione dell’inaugurazione, giovedì 19 settembre, La Fondazione ha presentato inoltre negli spazi privati della sede di via Crispi, l’allestimento di alcune opere originali dell’artista Mateusz Choróbski (Radomsko, 1987).
Ogni mostra sarà accompagnata da una pubblicazione dedicata.

La Fondazione intende rendere omaggio anche alla memoria e all’opera dell’artista americano Cy Twombly, ricordandone il profondo legame con Roma, città in cui aveva scelto di spendere buona parte del proprio tempo, considerandola una sorta di patria elettiva.
Attraverso un articolato programma di appuntamenti che spaziano tra linguaggi e proposte diverse, il pubblico potrà approfondire la conoscenza di questo artista fondamentale per la storia dell’arte globale del XX Secolo. Una visione viva, partecipe della creatività, priva di barriere culturali e confini ideologici.

Premio giornalistico under 35
La Fondazione Nicola Del Roscio ha istituito uno speciale riconoscimento che verrà conferito al termine di ogni anno al miglior articolo scritto da un giornalista under 35. Concorrono tutti gli articoli, sia in edizione cartacea che digitale. La giuria assegnerà un premio all’articolo che più di tutti avrà saputo rendere la ricchezza e la varietà degli elementi e dei temi in gioco, restituendo al lettore un racconto in linea con l’identità generale del progetto.

Didascalia immagini, dall’alto:
– Ciprian Mureşan_Untitled, 2017, 6 wax sculptures, 6 engines, wood pedestals, structures metal and plaster, courtesy Nicodim gallery, Bucharest – Los Angeles
– Ciprian Mureşan_Untitled (School Desks), 2016, 10, wooden school desks, 10 brass etching, variable dimensions, courtesy Galerie Plan B, Berlin-Cluj
– Șerban Savu_The Polyptych of Communism Never Happened, 2014, 125 x 189 cm, oil on board, Courtesy Galerie Plan B, Berlin-Cluj

 

PCM Studio | Via Farini 70 | 20159 Milano
Paola C. Manfredi | paola.manfredi@paolamanfredi.com

 

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