Un monumento dimenticato di Castel Gandolfo: la Chiesetta della Cona.
Venerdì 8 aprile 2022, alle ore 17,00, presso la Sala Consiliare del Comune di Castel Gandolfo, alla presenza della Sindaca, Signora Milvia Monachesi, dell’Assessora alla Cultura, Signora Francesca Barbacci Ambrogi, di numerose Autorità e di un folto e attento pubblico che ha gremito la Sala in ogni suo ordine di posti, l’infaticabile storico e ricercatore professor Alberto Crielesi ha presentato la sua nuova opera: “Il Casino e la Cona di Castel Gandolfo”, concernente un singolare monumento della cittadina la cui presenza plurisecolare è pressoché ignorata dalla gran parte dei suoi abitanti ma che, invece, opportunamente considerata la sua storia, meriterebbe di essere meglio valorizzato. Nel breve saggio, perché di questo si tratta, il prolifico Autore, con la sua prosa scorrevole e piuttosto asciutta, talvolta stemperata da qualche accattivante termine aulico o desueto, ci racconta l’interessante e lunga vicenda di quella che oggi è comunemente conosciuta come Chiesetta della Cona, accompagnandone l’excursus storico con le vicende personali e familiari di tutti coloro che, nel bene e nel male, hanno avuto a che fare con essa e ne hanno determinato le tante, singolari vicissitudini.
E anche in questa sua ultima opera, come già avvenuto per altri precedenti lavori, il professor Crielesi c’invita a seguire fatti ed eventi, oggetto della sua ricerca, con attenta curiosità e accorto interesse, perché essi, pur apparentemente collocati a discreta e timorosa distanza dalla storia nazionale – la quale, in genere, si sofferma poco o nulla sugli avvenimenti che si manifestano in ambito strettamente locale -, tuttavia, e qui sta anche la singolarità del suo metodo, quegli stessi fatti ed eventi s’innervano in essa con certa e sicura connessione, inducendoci a considerare, in modo decisamente appropriato, che giusto in quei piccoli e marginali lacerti di storia locale stanno saldamente infissi tutti, o quasi, quei minuscoli e sparsi tasselli mancanti estremamente utili a completare il grande mosaico della storia nazionale, e non solo.
Questo saggio, infatti, aggiunge nuove e più particolareggiate informazioni sia per quanto riguarda la migliore conoscenza del monumento stesso, del quale ne è doviziosamente narrata la vicenda edilizia, artistica e religiosa, sia per il fatto che, attraverso quelle stesse vicende, ci rammenta quante e quali personalità della nostra storia patria, contrassegnate da particolari vicissitudini, anche familiari, abbiano calcato in lungo e in largo il suolo castellano, con ciò contribuendo ad aumentare il prestigio della cittadina stessa e a rafforzare ancor più, nell’animo di ogni suo abitante, quel giusto sentimento di legittimo orgoglio con il quale ogni comunità identifica la propria tempra sociale e culturale.
A complemento di quanto sopra detto, riteniamo utile e doveroso segnalare che questo stesso saggio, in forma notevolmente più ampia, apparirà sul nuovo numero della Strenna dei Romanisti, la famosa pubblicazione annuale del Gruppo dei Romanisti del quale il professor Crielesi è membro attivo.
Infine, al termine della sua prolusione, il professor Alberto Crielesi, molto emozionato per il tanto appassionato interesse dimostrato dai cittadini di Castel Gandolfo, ha ringraziato tutti i numerosissimi presenti: la Sindaca, Milvia Monachesi, l’Assessora alla Cultura, Francesca Barbacci Ambrogi, Luciano Mariani Pagnanelli, don Adriano Gibellini, don Taddeus Rozmus, le altre Autorità presenti, il dottor Alessandro Serra, l’amico Giancarlo Gramiccioli e il dottor Ferruccio Scoccia.
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