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In una gremita sala Maestra di Palazzo Chigi il 15 dicembre 2022 è stata presentata l’ultima fatica scientifica di Francesco Petrucci, il monumentale volume Palazzo Chigi in Ariccia, nel contesto del complesso berniniano e dell’antico feudo chigiano edito da Gangemi Editore International.

Il volume, che rappresenta una summa del pluridecennale lavoro di ricerca di Francesco Petrucci, illustra in maniera completa la storia della prestigiosa dimora barocca, ma anche di Ariccia, dei suoi cambiamenti nel corso dei secoli e delle opere del Bernini.

E’ stato annunciato che seguiranno, nel prossimo futuro, altri due volumi, uno sulla quadreria e un secondo sugli arredi di Palazzo Chigi.

Nel corso della presentazione si sono avvicendati al microfono illustri esponenti della cultura che hanno concordemente convenuto sulla qualità del lavoro svolto dall’autore, che nasce architetto e diventa, nel suo percorso scientifico, non solo curatore di Palazzo Chigi, ma storico dell’arte, specialmente quella del periodo Barocco, riconosciuto a livello internazionale.

E’ stato ricordato che, al momento del suo acquisto nel 1988 da parte del Comune di Ariccia per la – modica – cifra di 7 miliardi di lire, il palazzo era una residenza dotata di tutti gli arredi, i quadri, le infrastrutture appartenuti alla famiglia Chigi per centinaia di anni. E si deve a Francesco Petrucci aver trasformato, con la sua ricerca e con la sua guida sicura di curatore e di promotore culturale, una struttura semi abbandonata, fredda, in un centro pulsante di vita e di cultura, unico nel suo genere.

Con la sua apprezzata capacità di promotore e gestore culturale, Petrucci ha mantenuto, come testimoniato da Flavio Chigi Della Rovere, stretti rapporti con la famiglia Chigi, ha sviluppato collaborazioni con molteplici studiosi e istituzioni scientifiche, ha sollecitato alcuni collezionisti (Maurizio Fagiolo, Fabrizio Lemme, Ferdinando Peretti, Oreste Ferrari, ed altri) a donare le proprie collezioni a Palazzo Chigi. Uno di questi, Fabrizio Lemme, ha espresso compiacimento e soddisfazione per la scelta di rendere la sua proprietà privata bene pubblico ed ha auspicato, paradossalmente ma sinceramente, che Francesco Petrucci sia “immortale”, così da dare continuità alla meravigliosa avventura di Palazzo Chigi di Ariccia. Questo auspicio è stato accolto con favore e partecipazione dalle oltre duecento persone presenti nella Sala Maestra.

La presentazione del libro, ma soprattutto un evento che ha dato lustro a tutti i Castelli Romani, si è trasformato in un corale tributo a Francesco Petrucci e si è concluso con un rinfresco a base di porchetta e di dolci tipici offerto dal sindaco, a testimonianza che ad Ariccia cultura e gastronomia si fondono in un unicum.