Un libro sulla ‘Vittoria alata’ nella Giornata Internazionale dei Musei
Brescia – Oggi, nella Giornata Internazionale dei Musei il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella visiterà la ‘Vittoria alata’ da poco restaurata nel suo nuovo sito e l’area archeologica e dei Musei Civici. La sua è solo l’ultima visita di una serie di personalità illustri raccontate nel volume Vittoria d’autore – Gli scrittori e la dea alata di Marco Roncalli, ed. Scholé Morcelliana, dove si trovano testimonianze di scrittori, ma anche pensatori, musicisti, poeti – da Rosmini a Tommaseo, da Liszt a Freud, da Carducci a D’Annunzio, da Henry James a Edith Wharton, come pure imperatori, principesse, re, da Napoleone III a Francesco Giuseppe, da Sissi a Margaret d’Inghilterra, a Vittorio Emanuele II, tutti ammaliati dalla celeberrima statua della Brixia Romana.
«Quasi due secoli fa – nel cuore antico di Brescia – dove affioravano i resti di una provincia imperiale ricca di ferro, sull’onda di una nuova attenzione per le antichità, veniva alla luce la Vittoria Alata: era la sera del 20 luglio 1826. Da allora la statua divenne meta di generazioni di viaggiatori colti o curiosi turisti, mentre continuavano a sovrapporsi ipotesi e interpretazioni sulla sua datazione, la provenienza, il significato, le differenze con le “sorelle”, alate e non. Questo libro racconta lo stupore di quanti hanno recato il loro omaggio alla Nike bresciana, prodigio di potenza e di grazia; riflettendo al contempo sull’evoluzione di una città e di un Paese che della Vittoria Alata si sono appropriati in più modi: mito caro alle istanze risorgimentali, elemento fondante dell’identità nazionale, emblema patriottico nel periodo bellico, sino alle distorsioni nella retorica del Ventennio. Il ruolo simbolico di una statua che persiste nel tempo: la dea tornata a vivere dal buio, poi a vincere e volare.» dalla quarta di copertina del libro
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