Un incontro tra letteratura e scienza
In un editoriale apparso nel Corriere della Sera del 23 febbraio (Una moratoria per i giovani. Spengano YouTube e chat), Francesco Alberoni, con grande preoccupazione, rileva che i modelli dei giovani d’oggi “sono i personaggi dello spettacolo, chi va a Il Grande Fratello, i calciatori miliardari, i bulli, e perfino chi si distingue su YouTube con qualche filmato da brivido”. Un po’ troppo severo mi pare questo giudizio, anche perché la mia esperienza di docente universitaria in una disciplina ancora poco praticata in Italia e decisamente impegnativa, Letterature comparate, mi porta a pensarla diversamente. Se così non fosse, non saprei spiegarmi il coinvolgimento che i giovani hanno sempre dimostrato per la materia che insegno e l’interesse per la possibilità di comparare non solo culture diverse, ma anche i più disparati campi del sapere. Un’ennesima prova mi è stata recentemente data dall’attenzione con cui gli studenti della facoltà di Lettere e Filosofia dell’università Tor Vergata di Roma hanno seguito i lavori di un mini-convegno da me organizzato, il 7 marzo, sul rapporto fra letteratura e scienza, in concomitanza con la presentazione del libro Bruno de Finetti, un matematico scomodo scritto da Fulvia de Finetti e Luca Nicotra. Un libro che fra i suoi obiettivi – come diceva Luca Nicotra – ha proprio “l’ambizione di porre all’attenzione dei giovani ben altri modelli di riferimento, sperando così di contribuire a costruire una società futura migliore sotto molteplici punti di vista: giustizia, equità sociale, crescita culturale, felicità individuale e collettiva, tolleranza, dialogo, tutti temi che furono molto a cuore del grande matematico scomparso nel 1985, che ai suoi molteplici elevati interessi scientifici affiancò anche un appassionato impegno civile”.
L’opera e il pensiero di Bruno de Finetti sono stati variamente illustrati, oltre che da Luca Nicotra, da altri relatori, quali Pierluigi Pirandello, nipote del grande scrittore siciliano, e da Giordano Bruno autore dell’acuta e avvincente introduzione al volume edito da Belforte.
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