Un giorno – Dex ed Em
“Per me fu un giorno memorabile, perché mi cambiò molto. Ma in ogni vita succede lo stesso. Immaginiamo un giorno a scelta isolato dal contesto e pensiamo a come sarebbe differente il corso della vita.” 15 Luglio 1988.
In Gran Bretagna, è il giorno di San Swithin. La filastrocca, rivisitata dall’autore del romanzo David Nicholls, recita così: “Se a San Swithin ti piove in testa, vedrai, vedrai, vedrai che qualcosa resta“. Per Emma e Dexter, è il giorno (non a caso, piovoso) della laurea.
A parte questo, i loro vent’anni, e qualche amico in comune, i due non potrebbero avere vite più diverse. Si conoscono, passano la notte insieme e prendono strade opposte. ll viziato e (finto) spocchioso Dex prima gira il mondo in coupé, poi fa il presentatore in un programma televisivo di dubbio gusto e, nel mentre, perde il conto delle ragazze con cui si frequenta. L’ironica ed idealista Em, a cavallo di una bici, prova a crearsi un’indipendenza lavorando prima come cameriera, poi come maestra, infine come scrittrice e, sempre nel mentre, tenta di costruire un rapporto sentimentale stabile con Ian.
Che a separarli siano chilometri su chilometri o appena due isolati poco importa: Dexter ed Emma saranno destinati a rincorrersi tra lunghe lettere, telefonate, messaggi in segreteria, e a ritrovarsi, una volta all’anno, lo stesso giorno del loro primo incontro, senza mai viversi realmente. Lo spettatore assiste all’evoluzione di un vero sentimento attraverso l’amicizia, la complicità, il desiderio, la rabbia, la delusione, la passione, la mancanza, la paura, l’affetto e la rassegnazione, in una rispettabile e originale storia d’amore con la “s” maiuscola. Tra altissimi e bassissimi, i due protagonisti arriveranno molto tardi alla maturazione completa del loro rapporto. Il raggiungimento dell’equilibrio viene rappresentato nella figura che Dexter si tatua sulla caviglia durante un viaggio in India: il TAO, l’unione perfetta dello Yin (il nero) e dello Yang (il bianco). A trasportare la vicenda su pellicola cinematografica è Lone Scherfig, regista del capolavoro An education. Molto riuscita la trasformazione del look di Anne Hathaway (Em) e Jim Sturgess (Dex), dal cambio dei costumi ai tagli di capelli, a scandire le varie fasi temporali della vita di entrambi. Piacevole la colonna sonora: da Tracy Chapman ai Primal Scream, dalla commerciale The rhythm of the night alla romantica We had today. Eccellente performance di Patricia Clarkson, nel ruolo della vispa madre di Dexter ,e un bravo Rafe Spall (già visto, in una piccola parte, nel film Un’ottima annata di Ridley Scott) nelle vesti di Ian, l’ormai ex fidanzato di Emma. Sarà proprio lui, parlando con Dexter, a chiarirgli la tormentata storia iniziata quel giorno di San Swithin del 1988: “Emma si accendeva con te, in un modo che con me non capitava. Lei ti ha reso una persona migliore. E tu in cambio l’hai resa tanto, tanto felice..”
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento