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Ramblin’ Gamblin’ Man, anche brano d’esordio e già secondo singolo del gruppo, segna tutta l’impronta di un’incisiva ballata rock dell’artista di Detroit tardivamente affermatosi sulla scena internazionale con la Silver Bullet Band. Esordi lontani, che risalgono al ’66, ed un primo approdo alla Capitol per questo suo album d’esordio tutto in odore sessantottino, con larghe influenze di matrice blues e psichedelica, ma anche gruppo proto punk e già ricco di contaminazioni metal. Black Eyed girl è tra gli episodi più riusciti dell’album, ricca di psico enfasi vudù su pochi accordi ossessivi ed ipnotizzanti. Gone è il momento più dilato ed acusticamente onirico, Love Needs to Be Loved conclude il tutto con un inevitabile corale beat. Godibile, a partire dalla copertina, beffardamente incisiva nell’usare la stessa modella contattata per posare nuda.