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Tra due stretti vicoli tradizionalmente ostili al parcheggio, in prossimità del popolare quartiere Tuscolano, un piccolo negozio specializzato in stampe progressive latino americane mi commentava questo disco molto vicino al sound dei Gentle Giant. Non eravamo oltre i primi anni novanta e, come molti altri della mia generazione, ero ancora assetato di curiosità per un genere con cui si era anche cresciuti: l’ho fatto mio ad un buon prezzo accontentandomi di una copertina leggermente usurata. Spesso, nonostante l’entusiasmo che si prova nel trovare simili ricercatezze, il risultato è che, dopo un paio di ascolti, si archivia il supporto per poi, tutt’al più, esibirlo orgogliosi ad altri collezionisti. Devo dire che questo lavoro, al contrario, supera certe aspettative e pregiudizi che vogliono relegarlo ad un ruolo di gruppo minore. Ascoltare per credere!