Un disco al mese – MOFFS Another day in the sun 7″ Citadel 1985
Nel cuore degli anni Ottanta, dall’Australia si andava sempre più diffondendo la presenza di un rock fresco ed intuitivo che, previo l’attenzione di alcune intrepide etichette, aveva già lanciato nomi come i Died Pretty. Il singolo di questo gruppo, nonostante la ristretta discografia, ha lasciato un’evidente traccia sulle tendenze di un’epoca, soprattutto attraverso Tom kanzas, tastierista che, come solista, ha meglio ereditato ed espresso un naturale seguito alla breve ma intensa esperienza della band. Deliquescence e Saint or fool, sebbene a distanza di quasi dieci anni l’uno dall’altro, sono la testimonianza sonora di tutto questo. Another day in the sun, singolo fresco quanto il loro esordio, anticipa il loro omonimo mini elleppì, altrettanto pregno delle migliori atmosfere floydinane come ispirazione, ed è anche apice di quell’ondata new psich australe che, insieme alla multicolore freschezza di brani come Flowers, verranno reinseriti nell’antologica Entomology (’89), a coronare Labyrinth (’88), ultima produzione dei Moffs.
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