Un bel B/N al ‘Grottino’: Fabio Simoni
R. Questi contest sono fondamentali per me perché mi spingono anzitutto a fotografare nei tempi prestabiliti, cosa che, con la frenesia nella quale mi sento di vivere, non riuscirei a fare. Anche il tema scelto a maggioranza a volte risulta impegnativo da affrontare, e come per le altre volte anche in quest’ultima occasione ho iniziato a pensare alla foto da inviare solo tre giorni prima della scadenza.
D. La foto che hai scattato sembra fatta in studio …
R. Essendo il cielo sempre piuttosto grigio se non piovoso, ho deciso di scattare la foto in casa cercando di realizzare una immagine che da tempo volevo fare, tassativamente in bianco e nero anche se mi affascina anche il colore. Ho chiesto a mia figlia di posare per me e a quel punto ho rispolverato quei piccoli consigli che si leggono sulle riviste ma che in effetti si dimostrano poi preziosi …
D. Sembra che tu abbia usato un flash di schiarita e/o un tempo molto lungo, per questo ‘mosso’…
R. Il tema del ‘mosso’ l’ho subito pensato come movimento del pensiero, di uno stato d’animo. Il resto lo lascio a chi osserva la foto, nella quale ho sfruttato la luce naturale di una finestra, un tempo relativamente lungo in modo da catturare anche il movimento oltre a qualche dettaglio. Lo scatto è stato realizzato con una Canon 600D. Comunque solo dopo, al computer, con stupore ho potuto assaporare quello che la fotografia non mi aveva prima fatto presagire: in quella fotografia non c’era più la bambina di un tempo alla quale chiedevo spesso di posare, ricevendone quasi sempre un fermo diniego, ma una ragazza che, dopo i primi scatti, con mia enorme meraviglia mi ha chiesto «Fanne un’altra, papà!».
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