Un appello per la popolazione del Pakistan
Una catastrofe colossale si è abbattuta sul Pakistan: un quinto del paese è sott’acqua e milioni di persone senza più una casa hanno un disperato bisogno di assistenza.
Dopo aver visitato le aree devastate dalle alluvioni, il Segretario Generale dell’ONU Ban Ki Moon, molto scosso, ha detto: “Questa giornata mi ha strappato il cuore. Mi sono imbattuto in molti disastri naturali nel corso del mio lavoro, ma non ho mai visto niente di simile.
Sono stati cancellati migliaia di villaggi e città, insieme a strade, costruzioni, ponti, piantagioni. Ora le persone sono arenate su piccole isole circondate dalle acque dell’inondazione. Senza l’acqua potabile a disposizione, di ora in ora cresce il rischio del diffondersi di malattie come il colera e la diarrea, che metterebbero in pericolo milioni di persone attualmente senza casa e mezzi di sostentamento.
La risposta internazionale messa in campo finora non è stata all’altezza di quella dispiegata per altri disastri precedenti della stessa portata. Organizzazioni come l’UNICEF e l’OMS hanno denunciato che non hanno i fondi necessari per provvedere a un’assistenza adeguata.
Gli operatori umanitari hanno denunciato che senza un incremento immediato negli aiuti il numero di morti potrebbe aumentare terribilmente. Noi possiamo dare il nostro aiuto in due modi: inviare direttamente i fondi alle organizzazioni umanitarie più affidabili e fare pressione sui governi affinché dispieghino le loro forze.
I governi di tutto il mondo devono fare di più, e noi possiamo dare il buon esempio: mettiamoci dalla parte del Pakistan in questo momento di crisi, e chiediamo ai principali governi di fare lo stesso.
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