UN ALTRO CASO AI CASTELLI ROMANI E LITORANEA (20 NELLA REGIONE LAZIO, 17 A ROMA)
LA MAGGIOR PARTE DEI CASI SONO CONNESSI CON LA RIAPERTURA DEI VOLI INTERNAZIONALI (12 dal Bangladesh, una donna dall’Ucraina, una donna dal Messico, un uomo dal Montenegro, un uomo da Afghanistan).
IL GRANDE SACRIFICIO DEGLI ITALIANI RISCHIA DI ESSERE VANIFICATO DALLA SCELTA SCELLERATA DEL GOVERNO DI RIAPRIRE IN MANIERA INDISCRIMINATA I VOLI INTERNAZIONALI CON PAESI AD ALTISSIMO RISCHIO
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Nella ASL RM6, che comprende i Castelli Romani e la Litoranea, il 12 luglio si è registrato un nuovo caso.
Il numero complessivo dei guariti è rimasto stabile a 932, il numero delle persone attualmente positive è salito a 75 (+1), mentre il numero dei decessi è rimasto stabile a 92 casi.
Rispetto al picco la curva dei nuovi contagi è pericolosamente risalita al 96%.
Va sottolineato che nell’ultima settimana la maggior parte dei nuovi casi sono dovuti alla riapertura dei voli internazionali. Solo oggi nella regione Lazio si sono registrati 12 casi che hanno un link con voli di ritorno dal Bangladesh, una donna dall’Ucraina, una donna dal Messico, un uomo dal Montenegro, un uomo da Afghanistan. Tutto il sacrificio degli italiani di settimane di lookdown rischia di essere completamente vanificato dalla scelta irresponsabile del governo di riaprire in maniera indiscriminata i voli internazionali con paesi ad altissimo rischio.
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Purtroppo non tutto è andato bene!!!
A seguito dell’emergenza sanitaria è emersa la necessità di rafforzare la sanità pubblica, a cominciare dall’immediata riapertura dei reparti di pediatria e ostetricia degli ospedali pubblici di Velletri e di Anzio-Nettuno. Segnaliamo che nella ASL RM5 riapre il punto nascita a Palestrina.
La ASL RM6 preannuncia una riapertura dopo l’estate, ma le nascite e i parti non vanno in vacanza!!!!
Inoltre, le RSA covid di Albano e di Genzano vanno trasformate in RSA pubbliche, in modo da offrire un servizio efficiente e qualificato ai nostri anziani, togliendoli dalle mani della sanità privata.
Il pesante scontro politico-istituzionale tra la proprietà del San Raffaele di Rocca di Papa (il senatore Angelucci di Forza Italia) e la Regione Lazio (il presidente Zingaretti del PD), la illegittima minaccia di licenziamenti, i ritardi nei pagamenti dal parte della ASL RM6, i ritardi nei pagamenti degli stipendi, il futuro incerto della struttura sanitaria e il ruolo succube e subalterno dei sindacati hanno indotto decine di lavoratori a licenziarsi per accontentarsi, in periodo di crisi sanitaria ed economica, di lavori precari e mal retribuiti.
In merito alla vertenza dei lavoratori del San Raffaele di Rocca di Papa, il Partito Comunista dei Castelli Romani propone l’internalizzazione dei servizi e dei lavoratori nella sanità pubblica regionale, proposta già applicata con successo sia nella Regione Toscana e sia nella Regione Veneto, due regioni in cui la sanità funziona.
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Nella tabella seguente viene riportata la ripartizione dei contagi per singolo comune dei Castelli Romani e della Litoranea sulla base delle comunicazioni ufficiali delle autorità competenti.
Di domenica nessun Sindaco dei Castelli Romani e della litoranea ha fornito alcuna informazione sulla diffusione del covid.
L’irresponsabile mancanza di informazioni da parte della ASL RM6 e di molti Sindaci crea un clima di deresponsabilizzazione dei cittadini, che stanno pericolosamente allentando l’attenzione sulle misure di distanziamento sociale.
Per visualizzare la cartina per comune aggiornata sulla diffusione del coronavirus nel Lazio, puoi fare click sul seguente link:
https://drive.google.com/open?id=1sI_jgUiLG9xh7GKQp5-W-_NV9tS7Z2Ne&usp=sharing
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