Ultimi baluardi di verde nel mare di cemento
mentre è sempre più imminente la saldatura del manto edilizio tra la capitale e i Castelli causando la scomparsa definitiva della fascia di verde che per secoli ha segnato il confine tra le due grandi aree urbane. L’ADA (Argine via Divino Amore), aggregazione nata contro la cementificazione del territorio di Marino, si impegna a salvaguardare la vasta area periferica del comune situata nella frazione di Santa Maria delle Mole; nello specifico la zona delimitata da via del Divino Amore e della Falcognana, dove già è situato il piccolo centro urbano di Poggio delle Mole. In tale area, per i prossimi anni, è prevista la realizzazione di un enorme centro abitato di oltre un milione di metri cubi di cemento, che porterà ad uno spaventoso aumento demografico di circa 15.000 abitanti, ai quali si sommano i già 40.000 residenti nel centro storico. L’enorme mole di traffico che si riverserà lungo le arterie stradali dell’Appia Nuova e dell’Ardeatina sarà l’effetto collaterale più rilevante procurato da questo dissesto demografico. Una valida alternativa sarà data dall’utilizzo della tratta ferroviaria Ciampino-Velletri. La nascita del nuovo quartiere porterà la rimozione e la collocazione della stazione di Santa Maria delle Mole nella nuova area che alcuni cittadini denominano preventivamente “Marino 2”. Una realtà molto simile a quella di S. Maria delle Mole si riscontra nel quartiere della Romanina dove verranno colati oltre due milioni di metri cubi di cemento per un corrispettivo di 10.000 nuovi residenti; l’area designata per la costruzione si trova alle spalle della struttura delle “Officine Marconi”. Il progetto dal nome “Centralità Romanina” prevede al suo interno la costruzione della “Città dell’Arte e della Musica” con l’obiettivo di creare un polo attrattivo per la cultura e lo sviluppo sociale fra i giovani e di “Fonopoli-Città della musica” con vasti spazi dedicati a spettacoli e concerti. Stesso scopo che doveva avere “La Città dello Sport” a Tor Vergata, progettata dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava, quest’ultima, come tutti possiamo constatare, incompiuta da diversi anni. Opera principale del centro è lo stadio dedicato ai Mondiali di nuoto definito “Cattedrale nel deserto”. Il progetto pilota inserisce nel suo quadro anche il prolungamento della Linea A della metropolitana dalla Stazione Anagnina fino alla fermata Torre Angela sul tracciato della Metro C con lo scopo di connettere i sistemi urbani di Tor Vergata e della futura Romanina. Tale ampliamento decongestionerà il traffico di pendolari e di automobili che si crea nelle ore di punta e la sera al capolinea della Metro. Trasporti: altro disagio che affligge l’area dei Castelli. Nel Febbraio 2011 è partita la raccolta di firme per ottenere un moderno adeguamento quale il raddoppio del binario sulla linea Roma-Ciampino-Velletri. Un raddoppio che significherà avere treni con una frequenza di 15 minuti nelle ore di punta. La richiesta dei cittadini è a beneficio non solo dei 20.000 pendolari attuali ma di tutti i residenti nelle zone limitrofe. Ormai la vita di coloro che risiedono nelle periferie sta diventando, col passare del tempo, sempre più difficoltosa per la mancanza di attività commerciali e i maggiori servizi. Necessarie sono le parole del poeta Andrea Zanzotto che meglio possono sintetizzare le moderne realtà a cui stiamo assistendo: «Dopo i campi di sterminio, stiamo assistendo allo sterminio dei campi».
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