Ugo Onorati, Bartolozzi decimo assessore. Un elemento di forza in più?
«Infatti, poiché l’Udc ha contribuito nel 2006 all’elezione del sindaco Adriano Palozzi, sostenendolo insieme a Forza Italia e ad Alleanza Nazionale (oggi unite nel Pdl) e poiché quasi subito i tre consiglieri eletti con tale simbolo (Feliciano De Simone, Ettore Pompili, Mario Tisei) lasciarono il loro partito di provenienza per entrare nel Pdl insieme all’Assessore all’urbanistica Mario Moro – spiega Onorati – il partito dell’Udc si trovava praticamente non più rappresentato. Inoltre, poiché a livello nazionale il partito di Casini già da qualche anno ha preso le distanze dal governo Berlusconi, a Marino si presentava il dilemma se mantenere o no l’appoggio del simbolo alla giunta Palozzi. A prevenire tale eventualità hanno “provveduto” Palozzi e Silvagni (sindaco e capogruppo Pdl) da una parte e Gianfranco Canestri (commissario locale dell’Udc) dall’altra».
L’ex sindaco di Marino si sofferma, poi, sulle reali motivazioni, che hanno portato Bartolozzi in Giunta. «La strategia è semplice: se si nomina un nuovo Assessore targato Udc, questo partito non ha più motivo di ritirare il suo simbolo dalla coalizione. Il prescelto è stato Giuseppe Bartolozzi, già consigliere nella precedente coalizione di destra del sindaco Fabio Desideri prematuramente caduta nel 2000, una persona che proviene sì da tradizioni democristiane, ma che in passato è entrato e uscito più volte dal partito di Casini. Dunque una persona molto disponibile, come le altre già acquisite da Palozzi dal 2006 ad oggi, pescate da partiti e da liste civiche. Tuttavia – sottolinea ancora Onorati – poiché l’ordine della segreteria provinciale dell’Udc era tassativo e cioè di non collaborare con il sindaco Palozzi che ha svuotato e umiliato il partito a livello locale, usando ingerenze e pressioni inusitate, la nomina di Bartolozzi rischia di creare un caso politico che potrebbe non rafforzare affatto Palozzi, ma indebolirlo. Tant’è che questa mossa, strategica solo nelle intenzioni, contribuisce ad aumentare il divario fra Udc e Pdl e non solo a livello locale. E il rischio, quello vero, è che alle prossime elezioni amministrative di Marino l’Udc non sostenga affatto il Pdl».
«Quindi, per ricapitolare, la nomina di Bartolozzi è stata decisa soltanto a livello locale – sottolinea ancora il Consigliere – ed è frutto di adesioni personali non condivise affatto dal partito ai livelli superiori; la Giunta Palozzi nel tentativo di rafforzarsi raggiunge quota 10 assessori (il massimo che le è consentito, alla faccia del risparmio e dell’efficienza sbandierata dalla destra), credendo in questo modo di assicurarsi il consenso futuro di certi settori “oscillanti”, ma in realtà scavando un solco ancora più profondo con il partito di centro». Poi conclude ironicamente: «Certo sarà curioso conoscere quali saranno le ripercussioni e se ci saranno sul partito locale da parte della dirigenza provinciale e regionale. E poi, con tutto il rispetto per le persone che in seconda battuta hanno ricevuto l’incarico di assessori alle “varie ed eventuali”, ci sembra che la delega conferita a Bartolozzi (valorizzazione dei prodotti locali) ambisca più alla promozione della “ciambella al mosto” che alle progressive e splendide sorti della destra marinese»
Pubblicato il 26/07/2009
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