Ucraina: Save the Children, bombe e cadaveri nei disegni di bambini colpiti dalla guerra
Quasi due terzi dei 7,5 milioni di minori in Ucraina sono fuggiti dalle loro case da quando il conflitto si è intensificato più di due mesi fa. Più di 500 bambini sono stati uccisi o feriti in nove settimane di conflitto.
Vlog sui trasferimenti:
https://www.contenthubsavethechildren.org/Package/2O4C2S82ESW9
Disegni dei bambini in Polonia:
https://www.contenthubsavethechildren.org/Package/2O4C2S800OOV
Disegni dei bambini in Romania:
https://www.contenthubsavethechildren.org/Package/2O4C2S80X65J
Carri armati, elicotteri, cadaveri e le loro case distrutte. Mentre il conflitto in Ucraina entra nella nona settimana, i bambini in fuga dal Paese hanno raccontato l’impatto devastante che la guerra sta avendo sulla loro salute mentale in una serie di disegni diffusi oggi da Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro.
Secondo gli ultimi dati, si stima che oltre 5 milioni di persone – tra cui 2,8 milioni di bambini – hanno lasciato l’Ucraina dall’inizio dell’escalation del conflitto. 2,3 milioni rimangono ancora nel Paese, mentre più di 500 sono stati uccisi o feriti. In nove settimane di guerra solo il confine rumeno sarebbe stato attraversato da oltre 750.000 rifugiati
Non appena le prime famiglie dall’Ucraina hanno iniziato ad attraversare il confine con la Romania, Save the Children ha allestito uno spazio a misura di bambino nella più grande stazione ferroviaria di Bucarest, punto di transito ogni giorno per migliaia di rifugiati. Si tratta di un’area ludica attentamente progettata, piena di giocattoli e postazioni di disegno. Stanze specificamente ideate per dare ai bambini la possibilità di essere di nuovo bambini, dopo viaggi strazianti che li hanno costretti ad abbandonare le loro case e spesso anche famiglie e amici.
Personale esperto, tra cui psicologi ed esperti di protezione dell’infanzia, gestisce lo spazio e fornisce supporto psicologico, per aiutare i bambini a elaborare le loro esperienze. I primi disegni dei bambini, secondo quanto riportato dagli operatori di Save the Children, hanno messo in luce chiaramente il trauma che avevano subito e stanno tentando di elaborare.
Hilda*, 12 anni, ha disegnato una donna in lacrime vestita con i colori della bandiera ucraina, accanto ad un soldato grigio senza volto, mentre le bombe cadono da un aereo. Un bambino ha usato un pastello rosso per ritrarre se stesso che lascia la sua casa mentre un oggetto non identificato cade dal cielo. Un altro ancora, invece, ha disegnato due carri armati che rotolano sulla pagina. C’è chi infine ha disegnato due donne, una delle quali distesa a terra.
Oltre ai disegni che documentano gli orrori della guerra, i bambini che arrivano a Bucarest dall’Ucraina ritraggono le loro case o immagini che simboleggiano il loro arrivo in Romania.
Come ad esempio Maryska*, 8 anni, che ha intrecciato la bandiera ucraina e quella rumena, con cuori e messaggi di sostegno che celebrano la solidarietà tra i due paesi. Arterm* e Marynia*, invece, hanno disegnato cuori che si tengono per mano con i colori delle due bandiere.
“Migliaia di famiglie dall’Ucraina passano attraverso la stazione ferroviaria di Bucarest Nord ogni giorno. I genitori arrivano esausti e provati, i bambini sono inizialmente molto riservati e silenziosi”, ha dichiarato il CEO di Save the Children Romania, Gabriela Alexandrescu. “Il nostro spazio a misura di bambino consente ai genitori di riposare e avere accesso ai beni essenziali come cibo, acqua, informazioni tradotte e articoli per l’igiene, mentre i loro bambini giocano in un ambiente sicuro e possono iniziare a riprendersi dal viaggio e dall’orrore a cui anno assistito”.
“I disegni dei bambini sono un mezzo attraverso il quale esprimono i loro sentimenti su ciò che hanno vissuto durante le ultime nove settimane. Molti di quelli che arrivano nel nostro spazio a misura di bambino a Bucarest sono spaventati e terrorizzati e non sanno come esprimere queste emozioni. Sono pensieri che possono essere molto confusi e difficili da elaborare per i bimbi”, ha spiegato la psicologa di Save the Children, Esperanza Leal Gil.
“La reazione del bambino – ha aggiunto – dipende dall’età. Le emozioni più comuni che possono provare dopo aver vissuto il conflitto e la fuga sono la paura di essere feriti o di essere abbandonati. Le emozioni più comuni vanno dalla tristezza al senso di colpa, dalla rabbia all’impotenza per quello che è accaduto. Queste reazioni sono normali in questo tipo di situazione. La cosa più importante è offrire ai bambini uno spazio sicuro e protetto dove possano esprimere le loro paure e preoccupazioni. La terapia del disegno e del gioco aiuta i piccoli a liberare stress e ansia, dopo aver visto in Ucraina cose che nessun bambino dovrebbe mai vedere. Ogni guerra è una guerra contro i bambini”.
Oltre allo spazio a misura di bambino alla stazione nord di Bucarest, Save the Children ha allestito altri spazi sicuri e tende di distribuzione di emergenza ai valichi di frontiera, negli snodi di trasporto e nei centri di accoglienza in Romania, Polonia e Lituania.
Save the Children – opera in Ucraina dal 2014 fornendo aiuti umanitari essenziali ai bambini e alle loro famiglie – sta lavorando attraverso partner locali in Ucraina per fornire riparo, cibo, denaro, carburante, supporto psicosociale, kit per bambini e per l’igiene alle famiglie sfollate.
Per ulteriori informazioni:
Tel. 06-48070063/81/82
ufficiostampa@savethechildren.org
www.savethechildren.it
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