Tyrannybook. com: Amnesty contro i dittatori
Era nato da un’idea di alcuni operatori portoghesi di Amnesty International. Aveva mutuato il suo nome e la grafica da Facebook, il popolare socialnetwork americano, ma era un portale che si poneva lo scopo di sensibilizzare la gente al problema della violazione dei diritti umani. L’home page di Tyrannybook.com infatti recitava: «entra in tyrannybook e segui le azioni dei leader del mondo che non hanno rispetto per i diritti umani nei loro territori. Registrati e mostra loro che tutto quello che fanno sta venendo osservato». I dittatori inclusi nella lista erano dieci: l’iraniano Ahmadinejad, Lubanga Dyilo della Repubblica Democratica del Congo, il serbo Karadzic, il sudanese Omar Al-Bashir, il birmano Than Shwe, il cinese Hu Jintau, il bielorusso Lukanshenko, il ceceno Kadyrov e, infine, Mugabe dello Zimbabwe e Kim Jong II della Corea del Nord. Per ognuno di loro era stata inserita una scheda biografica, alcune immagini e link a notizie che li riguardano. La gestione e l’aggiornamento del sito e della lista spetta interamente ad Amnesty. Lo scopo era appunto quello di usare un linguaggio semplice e popolare per avvicinare soprattutto i ragazzi; purtroppo, la mancanza di risorse e di personale tecnico volontario per la gestione, ne ha comportato la temporanea chiusura. Tuttavia, Tyrannybook.com ha raggiunto già 2 milioni di contatti, e ciò, per Amnesty, “è un segnale più che positivo”: la speranza è che possa tornare ad essere un utile strumento di divulgazione.
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