Tutto è ‘Niente’, ‘Niente’ è tutto
Dai produttori di Juno e tratto dal romanzo epistolare di Stephen Chbosky, “Noi siamo infinito” è uscito nelle sale italiane il 14 febbraio 2013. Un film che prende il titolo dalla rivisitazione di una frase del protagonista che, portato da una macchina in corsa sotto lo stesso tunnel che la cinepresa segue all’inizio del film, dà voce a un pensiero guardando la ragazza di cui è innamorato: “Mi sento infinito.”
A confermare le difficoltà dei nostri traduttori davanti al titolo di un film in lingua straniera, il nome della pellicola è originariamente The perks of being a wallflower ovvero “I vantaggi di essere un ragazzo da parete”. Questo è Charlie (Logan Lerman). Volgarmente: un ragazzo da tappezzeria. Normalmente: una persona timida. È il 1991, e il suo migliore amico è morto di recente. A lui, o a un amico immaginario, Charlie racconta come abbia trascorso la sua estate in solitudine ma come intenda cambiare tutto con il primo giorno del primo anno di liceo. E, non senza qualche difficoltà, è questo che succede: Charlie incontra tre persone decisamente sui generis. Il primo, l’insegnante di letteratura inglese: egli legge nei silenzi di Charlie quello che lui non riesce a dire ad alta voce. Lo inizia ai grandi romanzi come Il Grande Gatsby e lo incita a scrivere, ricordando a tutti noi quell’unico professore che, per un motivo o per l’altro, crede nelle potenzialità del suo alunno. E poi ci sono Sam (Emma Watson) e Patrick (Ezra Miller). “La sgualdrina e il falco.” Fratellastri in ottimi rapporti: lei ha un passato tormentato tra uomini e droga e ha più cose in comune con Charlie di quanto entrambi non credano. Patrick è gay, pluribocciato che viene chiamato “Niente”, divertentissimo ed affascinante, con una relazione segreta con il capitano della squadra di football. Charlie li interroga: “Se la gente sapesse quanto siete pazzi credete che qualcuno parlerebbe ancora con voi?” Ma la domanda è retorica e viene accolto da Sam e Patrick in quella che loro chiamano l’isola dei giocattoli difettosi: “Dai vieni, facciamo i matti insieme.” Questa è la nuova vita: scatenarsi al Welcome Party della scuola esibendosi in una coreografia da salotto, giocare a Babbo Natale segreto, e trovare pure una fidanzata. Ma, come spesso capita, lui sta con lei ma ama l’altra. E così, durante un classico “obbligo o verità” Charlie non riesce a controllarsi e da quel momento scopre le carte in tavola. Anche se, i segreti che nasconde, sono molto più profondi di quello che tutti credono. Bravissima Emma Watson a liberarsi dal ruolo della maghetta Hermione Granger, complice anche il taglio di capelli. Fantastica performance di Ezra Miller, brillante quando risponde agli ordini della sorella “Sì, Sua Altezza” e ironico, quando Sam parla del patrigno, nel far notare il fatto che “Lei non porta rancore!”. Perfetto anche il protagonista Lerman, per una triade che a suon di musicassette contenenti un’ottima colona sonora, rende il film vincente e a tratti commovente.
“Non possiamo scegliere da dove veniamo, ma possiamo decidere dove andiamo da lì in poi”.
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento