Tutela della biodiversità nel Parco dei Castelli Romani
Tutela della biodiversità nel Parco dei Castelli Romani
online il convegno di Velletri
Nella mattinata di sabato 16 marzo la Sala Tersicore, nel palazzo comunale veliterno, ha ospitato il convegno sulla “Tutela della biodiversità nel Parco dei Castelli Romani”, con particolare attenzione agli strumenti normativi e tecnici delle Zone Speciali di Conservazione (ZSC), viste come strumento di tutela e salvaguardia.
Numerosi relatori hanno approfondito tematiche cruciali legate alla conservazione del territorio del Parco, con interventi di spessore tecnico e scientifico. I convenuti si sono susseguiti affrontando diversi aspetti legati alla biodiversità e alla tutela ambientale, offrendo una visione completa e approfondita delle sfide e delle opportunità legate alla gestione del territorio. Tra i presenti l’Assessore regionale Giancarlo Righini, il cui intervento è stato preceduto dai saluti istituzionali del Sindaco Ascanio Cascella e dell’Assessore veliterno Cristian Simonetti. Righini ha ribadito l’impegno profuso dalla Giunta Regionale “a tutela della straordinaria biodiversità dei nostri parchi“, preannunciando un rafforzamento nell’organico dei guardiaparco, ritenuti essenziali nel “preservare tanta bellezza“.
Il convegno è stato moderato dal Direttore del Parco dei Castelli Romani Emanuela Angelone, che non ha mancato di lodare il ruolo delle associazioni, e ha visto il Commissario Straordinario Ivan Boccali esaltare il ruolo di Velletri, ritenuto “un Comune strategicamente molto importante per il Parco. Un Parco che comincia ad esser visto come un alleato e come un fratello maggiore e non più come un nemico“. Boccali ha poi lodato il personale dell’ente, “che ogni giorno mette a disposizione la propria esperienza, lavorando con passione e competenza“, ringraziando “le associazioni che lavorano con capacità e sacrificio” ed invitando tutti “a prendersi cura degli spazi del Parco“, ricordando l’impegno nel contrasto alle micro discariche ed invitando le amministrazioni a fare attività di pulizia sul territorio.
Si sono poi susseguiti gli interventi, a partire da Deodato Cianfanelli, Direttore del Centro Equestre Federale “Ranieri di Campello”, Sofia Silvestri, dottoranda dell’Università degli Studi La Sapienza, e Luigi Dell’Anna, della Direzione regionale Ambiente, che si è soffermato sulle nuove linee guida regionali per la valutazione di incidenza il ruolo delle aree protette.
A seguire Alessandra Pacini ha toccato il tema della Zona Speciale di Conservazione del Cerquone – Doganella, seguita da Antonio Fegatelli, che si è focalizzato sulla zona del Maschio dell’Artemisio, prima dell’intervento di Laura Mancini, dell’Istituto Superiore di Sanità, che ha articolato il tema dell’intreccio tra Biodiversità e Salute, prima che Marcello Miozzo, Direttore Tecnico D.R.E.AM. Italia, concludesse la mattinata soffermandosi sull’importanza di saper gestire le foreste per consentire la conservazione della biodiversità, evidenziando i meriti dei progetti LIFE GoProFor, LIFE e GoproforMED.
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