Turnazioni: il fermo no del Comune di Rocca Priora. “Acea se ne assumerà tutte le responsabilità”
Nella serata di ieri si è svolta nella sede della Comunità Montana Castelli Romani e Prenestini la riunione operativa tra gli otto Sindaci del territorio ex Doganella e la Dirigenza Acea Ato2. Un incontro a cui hanno partecipato il Sindaco Anna Gentili e gli Assessori Caludio Fatelli e Carmen Zorani i quali sono usciti con grosse perplessità sugli aspetti procedurali convenuti: “Dopo un’attenta valutazione anche di natura tecnica delle questioni che ieri sono state affrontate, riteniamo di dover ribadire la nostra contrarietà all’avvio della turnazione idrica decisa da Acea”.
Nonostante l’Amministrazione di Rocca Priora e gli altri Sindaci presenti alla riunione di ieri fossero tutti contrari alla turnazione idrica, la Dirigenza Acea ha infatti reputato necessario avviare delle turnazioni, poiché, a detta di Acea, si rischierebbe “un settembre molto difficile” visti gli alti consumi idrici estivi.
Nei prossimi giorni ogni Comune verrà contattato dall’azienda romana al fine di elaborare insieme una strategia che tenga conto dei territori interessati, ma la posizione di Rocca Priora resta netta: “Noi siamo contro ogni possibile ipotesi di turnazione ed è per questo che da parte della nostra Amministrazione non vi sarà nessun assenso a tale decisione. Lo dobbiamo ai nostri cittadini e alle nostre cittadine che affrontano quotidianamente crisi idriche. Acea, qualora attivasse le turnazioni, si assumerà tutte le responsabilità nell’ambito delle proprie competenze”, dichiarano congiuntamente il Sindaco Anna Gentili e gli assessori Fatelli e Zorani.
“La nostra priorità – continua il Sindaco Gentili – è assolutamente lontana da ogni ipotesi di turnazione, perché si creerebbero le condizioni per un disservizio permanente in molte zone del territorio di Rocca Priora. Il gestore non si rende conto che, con l’avvio della turnazione, il sistema e la rete di distribuzione idrica del nostro territorio non saranno in grado di tornare subito operativi ovunque. Le nostre zone a valle sono servite da un sistema di rilanci e sollevamenti idrici e rischiamo di passare un’altra estate all’asciutto. Un provvedimento come la turnazione deve ricevere l’assenso della Prefettura di Roma dopo la dichiarazione dello stato di emergenza. Va detto poi che, scegliere di attuare qualsiasi tipo di turnazione, manifesta da parte di Acea un’assenza di strategia di programmazione e di interventi tesi a migliorare le condizioni di approvvigionamento idrico. Senza sottovalutare il fatto che la turnazione non garantisce neanche il flusso idrico minimo vitale e necessario per ragioni di salute e igiene pubblica”.
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