Tumore alla mammella, l’importanza della prevenzione: i dati del convegno a Pomezia
Si è svolto sabato 21 ottobre a Pomezia, presso il Simon Hotel di via Pier Francesco Calvi, il convegno “Tumore della mammella – Nuove sfide e nuove opportunità”, organizzato dall’Associazione “Tu Vivi”, con il patrocinio dei Comuni di Pomezia e di Ardea e della Regione Lazio e con la collaborazione degli specialisti del settore e delle autorità del territorio, finalizzato a ricordare a tutte le donne l’importanza della prevenzione e di una diagnosi precoce.
Tumore alla mammella, dati impressionanti di cui non dobbiamo avere paura
Dai dati emerge che 1 donna su 8 in Italia si ammalerà di tumore al seno nel corso della sua vita: si tratta infatti della neoplasia più frequente in assoluto per incidenza nella popolazione femminile. di tumore del seno. Nel corso dello scorso anno sono state 54.000 le donne colpite, con un aumento dello 0.5% rispetto l’anno precedente.
La prima mossa da fare è proprio quella di “anticipare”: la prevenzione è la miglior cura.
Le statistiche mostrano che grazie alla prevenzione si muore meno che in passato, con una sopravvivenza a 5 anni del 90% tra le donne in età da screening (tra i 45 e i 74 anni).
Ottobre è il mese della prevenzione: anche le donne nella fascia d’età compresa tra i 45 e i 49 anni possono fare i controlli completamente gratuiti, mentre nei restanti periodi dell’anno la fascia d’età che ne ha diritto è quella tra i 50 e i 74 anni.
Il convegno
Il convegno è stato aperto e moderato dal Dott. Alessandro Stazi dell’U.O. Chirurgica CDC Madonna delle Grazie Velletri. Presenti i Sindaci di Pomezia e Ardea, Veronica Felici e Fabrizio Cremonini e diversi consiglieri dei due Comuni. A seguire sono intervenuti la Presidente dell’Associazione “Tu Vivi”, Marinella Bocci, il Prof. Massimo Vergine, Direttore ‘’Breast Unit’’ del Policlinico Umberto, I, la Dott.ssa Viviana De Tullio, Radiologa del Policlinico Città di Pomezia, il Prof. Paolo Arnone, Direttore della Breast Unit Humanitas Gavazzeni-Castelli Bergamo, la Dott.ssa Laura Gigante, Medico Genetista, la Dott.ssa Anna Giugliano, Coordinatore Ostetrica e Docente ‘’Sapienza’’ Roma e Pablo Gil Cagnè Make-Up Artist Oncomakep Docente Master di Medicina Estetica Ferrara e Torvergata di Roma.
Nel corso dell’incontro si è parlato anche dell’importanza della cosiddetta “prevenzione secondaria”, che si traduce nella diagnosi precoce tramite esami. Nelle donne tra i 50 e i 70 anni la mammografia con cadenza biennale può ridurre la mortalità fino al 40%, mentre nelle donne tra i 40 e i 50 anni può ridurre il tasso fino al 20%.
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