Triste attualità dalla seconda guerra mondiale
L’ordigno è stato rinvenuto il 16 giugno scorso, durante i lavori di scavo effettuati per realizzare un invaso a Vallericcia finalizzato a ricostituire una falda acquifera nella zona. Poi, cinque giorni più tardi, isolata ed evacuata l’area compresa in un raggio di 500 metri dal luogo del ritrovamento della bomba (i residenti erano stati allertati sull’inizio delle operazioni da un lungo suono di sirena), sono intervenuti i tecnici del VI Reggimento Genio Pionieri di Roma, i quali dapprima hanno proceduto ad asportare la spoletta e successivamente hanno fatto esplodere l’ordigno in sicurezza. Tutte le strade circostanti erano state chiuse al traffico veicolare, mentre i punti di accesso venivano vigilati da personale della polizia municipale e della protezione civile. La situazione è stata infine risolta ben prima del termine programmato delle operazioni, fissato per le 13, e gli abitanti allontanati son potuti rientrare nelle loro case.
Non è la prima volta che bombe aeree inesplose risalenti alla seconda guerra mondiale vengono ritrovate nel territorio di Ariccia. Altri quattro ordigni, della portata di 125-250 libbre, erano stati ad esempio rinvenuti tra giugno e luglio del 2011, ed erano stati fatti “brillare” in maniera analoga a quanto accaduto ora. Quest’ultima bomba è risultata comunque la più grande e pericolosa, avendo un carico esplosivo di circa 500 libbre.
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