Treno più libro per un San Giorgio diverso
(Serena Grizi) Frascati – Anche quest’anno, a tre anni dalla prima edizione 2016, Treno + libro ha riscosso un buon successo di pubblico e di interesse. L’iniziativa, ideata dalla scrittrice Maria Pia Santangeli, che ha pensato di far incontrare nella Giornata internazionale del libro, il 23 aprile, i potenziali lettori in arrivo dalla Capitale alla stazione con i treni pomeridiani e gli scrittori che vivono e lavorano ai Castelli Romani che regalano i loro titoli a chi si avvicina al tavolo/mostra, ha il pregio della semplicità e dell’immediatezza. Perché talvolta è proprio aspettando una coincidenza o per affrontare un viaggio, spesso in un breve lasso di tempo, che si sceglie un titolo; scrutando appena il nome dell’autore e la quarta di copertina per fare un viaggio nel viaggio col testo che ci accompagnerà per qualche ora. Non che la scelta di ciò che leggiamo possa essere sempre veloce o quasi casuale, ma spesso il nostro ‘olfatto’ di lettori può guidarci facilmente verso una storia che poi si rivelerà vicina ai propri gusti. Le musiche a tratti progressive dei bravi e instancabili musicisti Paolo Valbonesi ed Emiliano De Angelis hanno allietato il pomeriggio soleggiato e diversi autori si sono intrattenuti piacevolmente con i lettori incuriositi dai titoli. Un saluto ha voluto portarlo anche l’amministrazione di Frascati che ha patrocinato l’evento assieme a Ferrovie Italiane, Basc Frascati e Consorzio SBCR, con la presenza dell’assessore alla cultura Maria Bruni, presenti anche le bibliotecarie che hanno collaborato all’evento. Forti impressioni sono derivate dall’incontro, dalle parole scambiate con chi ha vissuto già più di qualche vita (lavorativa, familiare, autoriale): come l’autrice Nada Franceschini, ex insegnante di lettere, col suo prezioso titolo Restituire a Maria quel che è di Maria, un libro che si inserisce nella più viva, e libera, riflessione mariologica, alla ricerca di «una maggiore coscienza dell’assoluta parità della persona uomo-donna», quanto mai importante oggi, fuori e dentro l’ambito cristiano. E poi l’incontro con lo scrittore gentiluomo Carlo Plez, che ha suggerito il suo Non tutto…ma di tutto – Appunti…(quasi postumi) di un’anima inquieta: narrare trascinante, spirito caustico s’intuisce, compostezza d’altri tempi, oggi persa sembrerebbe, che suggeriva la lettura d’un gustoso capitoletto, diciamo così, sull’evoluzione del costume (anche da bagno), specchio di una (in)civiltà che poi s’è manifestata in tutta la sua pienezza, indubbiamente interessante da osservare; fra le pagine anche molti ricordi vivi e dolorosi della guerra. L’ideatrice della manifestazione, Maria Pia Santangeli, continua a riscuotere un buon successo con i suoi titoli, al momento sempre in vetta Streghe, spiriti e folletti. L’immaginario popolare nei Castelli Romani e non solo (Edilet). Al tavolo per i lettori – pendolari si sono visti oltre quaranta titoli per almeno cento copie quasi tutte donate. Un ringraziamento anche ai gentili titolari del bar della stazione. Appuntamento, chissà, ad una edizione più ravvicinata nel tempo, forse nel 2020? (Immagine web)
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