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Treni, fino al 2013 dalla regione solo 35 milioni di euro

Aprile 03
06:03 2009

Quasi 350 milioni dei 590 milioni di Euro di fondi strutturali per la mobilità, il 59% del totale, potrebbero essere investiti dalla Regione Lazio su un’unica tratta ferroviaria, la Roma-Civitacastellana-Viterbo, segnando così in modo forte la programmazione e lasciando praticamente senza un Euro le altre otto ferrovie regionali del Lazio. E’ questa la scelta presentata qualche giorno fa al tavolo del partenariato da parte dell’Assessorato regionale ai trasporti, con una proposta di “parco progetti per la mobilità sostenibile”, ancora da approvare, sulla quale Legambiente lancia un segnale di allarme, chiedendo di approfondire la discussione.

“La scelta sui consistenti investimenti dei fondi strutturali per i trasporti è dirimente per il futuro dei pendolari per i prossimi anni, chiediamo di verificare le proposte rispetto alle priorità, agli scenari di sviluppo e ai problemi che tutti conosciamo bene, rivedendo l’ipotesi di puntare quasi tutto su una sola linea lasciando a bocca asciutta tutte le altre, con uno sforzo di fantasia che preveda anche il coinvolgimento dei privati -dichiara Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. Negli ultimi dieci anni i numeri del trasporto ferroviario sono cresciuti moltissimo, proprio grazie al lavoro svolto dalla Regione con le società e le istituzioni locali, raddoppiando i pendolari che viaggiano ogni giorno sulle ferrovie nel Lazio, che sono passati da 187mila a oltre 350mila, a cui si aggiungono i 200mila delle ferrovie concesse. E’ un percorso che ha visto investimenti importanti sulle infrastrutture, pensiamo all’elettrificazione e al raddoppio della linea FR3 per Cesano, alla FR1 da Orte all’aeroporto, alle nuove stazioni sulla FR2 per Tivoli. Sul fronte degli investimenti è stato però soprattutto l’acquisto del materiale rotabile a fare la differenza, portando i convogli che circolano nel Lazio dai 57 del 2000 ai circa 115 attuali. E’ un percorso ancora tutto in salita, viste le difficoltà dei pendolari, che non può subire alcuna battuta d’arresto, basta considerare cosa succede quando si rompe un treno per comprendere il pericolo, ma che anzi deve vedere le istituzioni unite alle società che gestiscono il servizio per migliorare, ognuno per la propria parte, la nostra rete ferroviaria regionale.”

Per arrivare ai 590 milioni di Euro totali da investire da qui al 2013, le altre voci previste dalla proposta presentata, riguardano il piano di sicurezza per le stazioni per 55 milioni di Euro, l’implementazione del sistema di bigliettazione elettronico e l’infomobilità per 45 milioni, l’acquisto di nuovi bus per 49 milioni, un programma di nodi di scambio per 33,6 milioni e alcuni singolari progetti come la tratta ferroviaria Formia-Gaeta per 19 milioni, piuttosto che un ascensore a Manziana per 1,2 milioni. Niente insomma per le altre importanti linee ferroviarie come ad esempio quelle già ricordate, piuttosto che la FR4 Roma-Albano-Velletri, la FR8 Roma-Nettuno che necessitano interventi infrastrutturali, ma nemmeno per il potenziamento della tratta ferroviaria FR7 Roma-Latina, dimenticando quindi la priorità del noto corridoio intermodale.

Ma soprattutto poco, secondo le stime di Legambiente, per l’acquisto di nuovi treni sulle FR, in tutto 35 milioni. Per fare qualche verifica, Legambiente ha provato a fare i conti in tasca al trasporto ferroviario regionale: attestandosi ad un incremento del 10%, i passeggeri nel 2010 arriverebbero a 385mila, mentre, considerando un incremento del 35%, al 2015 si arriverebbe a oltre 472mila passeggeri trasportati ogni giorno. Numeri ben più bassi dell’obiettivo di 600mila viaggiatori al giorno, già fissato da un recente protocollo tra Regione e RFI. Eppure produrre questo risultato richiederà almeno 40 nuovi treni fino al 2015, che possano aggiungersi ai 115 che circolano oggi ogni giorno, aumentandone il numero fino a 145, prevedendo il ricambio di 10 convogli, con un primo intervento per almeno 10 nuovi treni, che va realizzato molto rapidamente. Una necessità che richiederà investimenti per circa 330 milioni, secondo le stime di Legambiente, un numero da raggiungere con la partecipazione di Trenitalia, ma molto molto lontano dai 35 milioni di Euro previsti per ora dalla Regione Lazio.

E’ questo il contesto in cui appare avventata la scelta di destinare oltre la metà dei soldi pubblici disponibili nel settennio fino al 2013 sulla tratta ferroviaria Roma-Civitacastellana-Viterbo. Una ferrovia, gestita da Metro, che ha senz’altro bisogno di interventi infrastrutturali, sulla quale viaggiano ogni giorno circa 75.000 passeggeri, soprattutto nella tratta urbana, da Piazzale Flaminio a Montebello (dove circolano 188 corse) a cui si aggiunge un carente servizio extraurbano, fino a Viterbo (43 corse, di cui solo 5 al giorno dirette da Roma a Viterbo).

“In assenza del piano regionale della mobilità, è certamente difficile definire le priorità sulle quali investire una cifra così consistente di quasi 600 milioni di Euro, ma la proposta attuale a nostro avviso rischia davvero di mettere sotto scacco il sistema di trasporto regionale del Lazio -dichiara Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio-. La Roma-Civitacastellana-Viterbo ha certamente bisogno di investimenti infrastrutturali ma non può assorbire oltre la metà dei fondi disponibili, vanno trovate strade diverse che coinvolgano i privati nella gestione del servizio e delle aree di stazione. Peraltro sulla rete ferroviaria nazionale la situazione è già difficile, con tratte ferroviarie dove perdurano i ritardi, con un affollamento sempre crescente delle vetture nelle ore di punta e condizioni di viaggio spesso infernali per i cittadini. Servono allora investimenti sia per rimodernare i treni che per aumentarne il numero. E’ una scelta nella quale i pendolari debbono avere la propria voce, per questo nelle prossime ore coinvolgeremo i pendolari nel Lazio in questa nostra iniziativa per chiedere una rinnovata strategia regionale per il trasporto ferroviario, che può permettere di ridurre traffico ed inquinamento.”

E proprio sul fronte del materiale rotabile poco è stato fatto anche negli ultimi anni, pur se con dati più incoraggianti di quelli preannunciati per il futuro: nel periodo 2001/2008 la Regione Lazio ha, infatti, stanziato 89,38 milioni di Euro, dei quali 50,34 milioni di Euro per Trenitalia e 39,04 per Metro, un po’ meno della sola Provincia autonoma di Bolzano che ne ha stanziati 98, dieci volte meno della Lombardia, che ne ha stanziati 800. Altro tema tutto da affrontare quello dei contratti di servizio: nel Lazio ancora non si vedono novità dopo i 249,24 milioni di Euro destinati per il 2008 al pagamento del contratto di servizio (163,87 per Trenitalia e 85,37 per Metro).

Ufficio Stampa
Legambiente Lazio ONLUS
Viale Regina Margherita 157- 00198 Roma
Tel: 06.85358051-85358077 Fax:06.85355495
Sito: www.legambientelazio.it
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