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Era ora! Aborrita, mortificata, demonizzata dal ’68 in poi, in quanto solido e strutturale complemento di quei bourgeois che era necessario épater; accantonata come una scomoda Cenerentola dall’edonismo individualistico dell’età reaganiana, che al massimo la eleggeva a teatro di truculente lotte di potere per interminabili saghe televisive, finalmente la famiglia rientra nel ‘campo visivo’del cinema. È proprio questo il “vuoto che va a colmare” il nuovo ed originale festival che ha preso il via il 28 luglio a Fiuggi su un’idea di Gianni Astrei, presidente del Forum delle Associazioni familiari, che non hanno esitato a fornire il loro appoggio morale all’iniziativa. Mentre le istituzioni hanno prontamente risposto con un sostegno concreto, poiché “il cinema deve guardare con attenzione al pubblico delle famiglie”e far uscire il prodotto ad esse rivolto dal “ghetto dell’intrattenimento familiare”, come ha ribadito il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Sandro Bondi, intervenuto alla cerimonia inaugurale, dove ha sostenuto anche con la necessaria chiarezza: “Non voglio sostituire ad un’egemonia un’altra egemonia, voglio garantire il pluralismo culturale in questo paese”. Concorde il regista Pupi Avati, presidente del concorso, per il quale è necessario prendere atto del fallimento di scelte culturali che hanno portato ad una “stagione di disamore” verso il cinema. Paradossalmente, infatti, è stata trascurata per anni quella “maggioranza silenziosa”, le famiglie, che invece garantisce “incassi significativi”. Poiché “solo quando il cinema riesce a convincere il pubblico… dei genitori e quello dei figli a vedere gli stessi film, la vendita dei biglietti sale in modo rilevante”, secondo Andrea Piersanti, Direttore Artistico del FFF. Obiettivo del FFF secondo Fabio Fabbi, Direttore Generale, è dunque creare “una piattaforma di comunicazione innovativa tra chi produce contenuti e chi ne fruisce; un rapporto di interazione costruttiva” in cui “il lato ‘glamour’ viene sostituito da quello ‘partecipativo’, a beneficio dell’intero sistema cinema”; non trascurando le esigenze di marketing, in quanto potrà consentire “ai grandi player internazionali del mercato di poter dialogare direttamente con i veri spettatori delle sale cinematografiche”. In questa direzione è stato pensato, parallelamente al concorso cinematografico vero e proprio (che prevede la proiezione di nove film provenienti da tutto il mondo, inediti in Italia), un concorso internazionale di sceneggiature.
Andrea Piersanti ha provveduto quindi all’organizzazione di un cartellone che vedrà distribuiti su sette giorni, dal 28 luglio al 3 agosto, i nove film in concorso, mentre parallelamente si terranno conferenze e incontri con esperti di pedagogia e sociologia, al fine di favorire un approccio più consapevole e informato ai contenuti e linguaggi dei mass media da parte dei genitori.
Grazie invece a Mussi Bollini, responsabile della programmazione ragazzi di RaiTre, è stata organizzata la conferenza “Televisione, infanzia, futuro”, coinvolgendo i responsabili dei principali canali tv dedicati ai ragazzi, primo passo verso un tavolo permanente di consultazione e confronto tra rappresentanti delle famiglie e operatori del settore, nell’interesse dei più piccoli.
Alla cerimonia di inaugurazione è seguito un concerto di musiche da film eseguito dall’Orchestra Goffredo Petrassi, diretta da Fausto Di Cesare, cui ha partecipato la chitarra di Luis Quintero. In serata infine è stato presentato in anteprima il sequel Disney Le cronache di Narnia – Il principe Caspian, per la gioia degli ospiti piccoli e grandi.