Traffico aereo, +80% dal 2001: i trend sui voli del futuro
Roma, 30 marzo 2017 – In questi giorni l’Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, che regola l’aviazione civile e risponde al Ministero dei trasporti, ha diffuso un comunicato stampa con degli importanti dati relativi al traffico aereo nel 2016 dove si evince chiaramente che dal 2001 al 2016 l’incremento dei numeri passeggeri trasportati a bordo è stato dell’83%. Oltre 164 milioni sono stati i passeggeri transitati negli aeroporti Italiani nel 2016, registrando un +4,8% rispetto al 2015 e confermando come aeroporto principale Roma Fiumicino: qui vi hanno transitato circa 41 milioni di passeggeri, il 25% del totale del traffico aereo. Altro dato interessante e più raccontato da giornali e tv, è il quasi sorpasso del low cost ( il 7% in più rispetto al 2015) rispetto al volo tradizionale, risulta infatti che i vettori tradizionali coprono poco più del 50% lasciando il resto al low cost, eleggendo Ryanair la compagnia numero 1 con il 19.5% per copertura nazionale nel trasporto passeggeri. Il report realizzato dall’Enac consta di oltre 110 pagine, un bel malloppo di dati, che sono stati però riassunti in un’ interessante infografica realizzata da Alloggionline.com, portale specializzato nella recensione di strutture turistiche fuori dagli schemi. Una grafica decisamente utile e riassuntiva confezionata visibile interamente anche sulla pagina social all’indirizzo https://www.facebook.com/alloggionline/posts/924569037680532:0. Ma come sarà il futuro dei viaggi aerei? Quando si parla di viaggi e futuro non si può fare a meno di nominare Elon Musk e la sua SpaceX, agenzia spaziale che si prefigge come obiettivo il viaggio spaziale in particolare su Marte. L’eccentrico miliardario, dopo il successo con Tesla e Paypal, ha già dichiarato che la sua compagnia è pronta per raggiungere Marte nel 2018. Se il progetto Marte ha scosso l’intero pianeta terra, ha fatto altrettanto l’esperimento fatto in Italia, presso l’università di Napoli Federico II, sui viaggi nel tempo, riproducendo in piccolissima scala i cosiddetti “wormhole”, specie di cunicoli che permettono spostamenti nello spazio e anche nel tempo. Scoperta che non può non farci pensare che in un prossimo futuro i viaggi nel tempo e nello spazio di “Ritorno al futuro” potranno diventare una realtà. Incredibile ma vero.
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