TRA ‘N MUZZICU E ‘N ATRU – VIAGGIO NEL DIALETTO DEI CASTELLI ROMANI ( CO’ LA PIZZA D’U FURNU…)
Una festa, quella di sabato 17 febbraio nella Sala Elsa Morante della Biblioteca di Colonna affollata di gente: Fausto Giuliani, istrionico concittadino che del vernacolo colonnese ha fatto diletto, ha organizzato una riuscita manifestazione : Tra ‘n muzzicu e ‘n atru – Viaggio nel dialetto dei Castelli Romani ( co’ la pizza d’u furnu…). Coinvolti nella manifestazione Tarquinio Minotti con il monticiano, Luciano Gentiletti con i sonetti romaneschi, Luciano Pettinella che con il padrone di casa ha recitato in colonnese, Mario Tamburri con l’arbanese, come ha tenuto a precisare riferendosi alla calata di Albano Laziale e la sottoscritta con il dialetto rocchegiano. Sonetti, brani, poesie, aneddoti a gogò con intervalli musicali e canori del Coro Aula Consiliare che ha proposto brani della bella tradizione romanesca. Coinvolgente er Fattaccio di Amerigo Giuliani, molto ben interpretato da Maurizio Ciminelli. Non poteva mancare al termine della bella serata la convivialità davanti a un bicchiere di vino colonnese e a una saporita pizza d’u furnu, introdotta da un simpatico brano di Fausto Giuliani che ne ha decantato la bontà e il gusto. Soddisfatto il pubblico, tra il quale erano presenti anche le Autorità civili e religiose: tutti hanno sorriso e si sono lasciati emozionare da ricordi e sensazioni che solo il dialetto riesce a recuperare, rendendo universali l’esperienza e le emozioni, pur se vissute sotto diversi Campanili. Linguaggio dell’anima, lingua dei padri, solo con il vernacolo si recuperano memorie e sensazioni che rischiano di scomparire, fagocitate da un progresso che snaturalizza e rende aride le nostre esperienze. Ben vengano queste manifestazioni che nella memoria recuperano la vera identità di chi s’esprime con la lingua dei padri!
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