Tpl,: il pd torni al centro dei conflitti sociali“
Accogliamo con sollievo la notizia di stamane per cui sarebbero stati in parte pagati gli stipendi dei lavoratori TPL, che per tre giorni avevano sostanzialmente bloccato il trasporto pubblico periferico non uscendo dalle rimesse per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi degli ultimi tre mesi”. Lo dichiarano Daniele Torquati, Capogruppo PD del Municipio XV e Julian Colabello, Presidente della Commissione Trasparenza del Municipio XIV.
“Una situazione simile a quella che affrontammo nel 2015 e che si concluse con un accordo prefettizio su pressione dei Municipi di fascia esterna, che stabiliva tempi certi per il pagamento del Comune all’azienda e degli stipendi dall’azienda ai lavoratori. Nonostante la propaganda grillina ieri, assistendo al Consiglio convocato su questo tema, con sorpresa abbiamo sentito dire dall’Assessore Meleo che i pagamenti da parte del Comune erano stati effettuati solo nella giornata di ieri, quindi in estremo ritardo. Sono state accampate giustificazioni burocratiche sebbene l’accordo prefettizio di fine 2015 potesse consentire di superarle agevolmente. Nonostante ciò il M5S ha continuato a rinviare la responsabilità all’amministrazione precedente e ha bocciato, provocando scoramento nella platea, l’odg presentato dal Gruppo PD capitolino che chiedeva misure di buonsenso a tutela dei lavoratori. Parimenti la promessa grillina di revocare l’appalto al Consorzio TPL è stata disattesa”, proseguono Colabello e Torquati.
“Alla fine del Consiglio – durato oltre 5 ore – siamo rimasti con i lavoratori sulla piazza del Campidoglio, dove abbiamo assistito a manifestazioni di rabbia e disperazione rivolte nei confronti del gestore del Consorzio e del Presidente della Commissione Mobilità capitolina Stefano. Abbiamo chiesto ai nostri parlamentari di porre la questione a livello nazionale affinché non si proceda a sanzioni nei confronti dei lavoratori per lo sciopero bianco messo in atto in questi giorni: nonostante infatti questo possa configurare reato pensiamo che dovrebbe essere parimenti reato non versare lo stipendio ai lavoratori, a maggior ragione ai lavoratori che garantiscono il nostro servizio pubblico di periferia. Un conflitto in questo caso che dura ormai da anni”, continuano i consiglieri, “e pensiamo sia necessario rifiutare come in passato l’idea di una guerra tra poveri dove si debba decidere se far prevalere l’interesse dell’utenza al servizio su quello dei lavoratori a riconoscere non tanto i loro diritti ma la loro stessa dignità di lavoratori che in questo caso gli è stata sottratta”.
“Spiace che in quella piazza fossimo da soli a rappresentare, per quello che possono fare degli esponenti municipali, il Partito Democratico e il Partito Democratico di Roma. Pensiamo sia importante non avere timore e tornare con urgenza, qui come in tanti altri casi della nostra città sofferente, al centro del conflitto sociale, senza facili speculazioni comunicative e di consenso, ma ricercando in questo la nostra identità e la nostra missione politica fondamentale. Continueremo a sollecitare i nostri parlamentari, in particolare quelli eletti nei collegi di Roma, a non essere indifferenti alle sofferenze della nostra città e pensiamo sia importante che nel prossimo dibattito in vista del congresso democratico cittadino quello del conflitto sociale dovrà essere un tema centrale da cui non si potrà prescindere”, concludono Torquati e Colabello
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