Torna la funicolare a Rocca di Papa
La funicolare era un mezzo di locomozione che Rocca di Papa possedeva già dai primi anni del Novecento. Per lo spostamento si utilizzava un ingegnoso sistema ad acqua. Dalla stazione inferiore si comunicava a quella superiore quante persone fossero in procinto di salire, e nel vagone che scendeva il serbatoio era bilanciato con una quantità di liquido utile per far muovere le due vetture. La vecchia stazione superiore era poco distante dall’attuale Piazza Claudio Villa:
il mezzo scendeva alla stazione inferiore, poi con il tram, passando sopra l’attuale ponte di Via delle Barozze, arrivava fino a Valle Violata, dove era possibile proseguire per le altre destinazioni. Nel 1932 la funicolare elettrica sostituì quella funzionante con il sistema ad acqua: un bel video dell’Istituto Luce ci riporta al momento dell’inaugurazione.
Negli anni Sessanta i pendolari iniziarono a usare gli autobus della Stefer e la funicolare, tesoro da conservare, venne lasciata all’incuria del tempo e andò soggetta ad atti vandalici. La stazione inferiore divenne una villa in un momento di “distrazione” delle autorità, obbligate alla restituzione dei terreni espropriati negli anni Trenta.
È del 2004 il progetto di restauro della funicolare, voluto dall’Amministrazione cittadina, dal consiglio direttivo del co.tra.l., con il beneplacito della Regione. Non facile la risistemazione della stazione inferiore, contro la quale ignoti si sono accaniti in ogni sorta di distruzione e devastazione, tentando anche di recidere le potenti funi di acciaio che fino a ieri hanno trainato a valle la vettura, a rischio e pericolo degli stessi distruttori. In questi giorni, dopo i lavori iniziati nel novembre del 2013, sono state recuperate le vecchie carrozze che costituiranno un polo museale una volta ripristinata la nuova funicolare, dotata di avveniristiche vetture che renderanno agevole l’arrivo a Rocca di Papa, lasciando l’auto nel parcheggio della stazione inferiore.
La stazione superiore sarà ripristinata recuperando un edificio di interesse storico, dove sarà possibile leggere pagine di un passato sul quale non sarebbe dovuto mai calare l’oblio.
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