The Wishfull Map #3
Fondazione Ermanno Casoli e M&D
presentano
The Wishfull Map #3
un progetto di
Pietro Ruffo
per
Banca Di Credito Cooperativo Di Bellegra
nell’ambito del programma
E-Straordinario
a cura di Marcello Smarrelli
Sabato 11 e Domenica 12 giugno 2016 – Convento di San Francesco, Bellegra (Roma)
Sabato 11 e domenica 12 giugno 2016 presso il Convento di San Francesco di Bellegra (Roma), si terrà un nuovo appuntamento di E-STRAORDINARIO – progetto che da anni porta l’arte contemporanea nel mondo dell’impresa utilizzandola come strumento didattico e metodologico per la formazione aziendale – dal titolo The Wishfull Map #3, con l’artista Pietro Ruffo a cura di Marcello Smarrelli.
Questa terza mappa segue quella realizzata per ACRAF, polo farmaceutico del gruppo Angelini (2015) e quella per gli studenti del Master in Economia e Management dell’Arte e dei Beni Culturali, Business School del Sole 24 Ore (2015), che rientrano in un più ampio progetto nato dalla collaborazione tra la Fondazione Ermanno Casoli e Piero Tucci, Senior Partner M&D, volto a realizzare una serie di mappe concettuali capaci di rispecchiare i valori e la visione delle aziende attraverso l’attività dei singoli che ci lavorano.
Il workshop coinvolgerà tutti i 35 impiegati e funzionari della banca con l’obiettivo di rafforzare, attraverso la creazione di un’opera d’arte, i valori fondamentali che rappresentano la cultura della BCC di Bellegra.
L’artista partirà da una banconota da 10.000 mila lire degli anni cinquanta che verrà ridisegnata e ingrandita dai partecipanti stessi e che diventerà una mappa sulla quale si disporranno, nel verso e nel recto, diversi elementi cromatici corrispondenti a proiezioni, studi, previsioni e calcoli scaturiti dalla progettazione di un ipotetico piano di finanziamento ipotizzato dai dipendenti della banca per lo sviluppo e la crescita di un’azienda della zona.
“L’etimologia della parola denaro – spiega Pietro Ruffo – è legata al termine pecunĭa(m), che in lingua latina deriva da pěcus, ossia “pecora” perché anticamente gli animali e soprattutto il bestiame allevato, rappresentavano la ricchezza posseduta e scambiabile tramite il baratto, rappresentando così le banconote in un periodo in cui ancora non vigeva l’uso della moneta. Da questo forte legame tra il denaro e la terra è nata l’idea di considerare la carta moneta come una mappa geografica”.
Questa banconota inoltre ha un particolare valore simbolico per la BCC di Bellegra: i trentadue soci fondatori, che diedero vita nel 1959 alla allora Cassa Rurale di Bellegra, lo fecero versando 10.000 lire ciascuno. Nacque così un’impresa pionieristica che ha posto le basi per la creazione di una banca moderna e che ha saputo fare da volano alle economie dei paesi dell’alta Valle del Sacco, senza mai trascurare gli aspetti umani e sociali ad esse collegati. Per questo motivo il workshop, ideato da Pietro Ruffo, prende le mosse proprio dalla banconota di quell’epoca e si inserisce coerentemente all’interno del percorso poetico dell’artista che, come spiega Marcello Smarrelli: “attraverso un approccio metodologico meticoloso, supportato dalla grande capacità di lavorare in gruppo, realizza opere visivamente potenti ed emotivamente coinvolgenti, sostenute da contenuti che indagano i grandi temi della storia universale, del pensiero filosofico e dell’economia”.
Piero Tucci affiancherà l’artista per guidare i 35 partecipanti nella decodifica aziendale dei messaggi che scaturiranno dal workshop.
“Ritengo questa metafora uno strumento didattico di grande impatto – dice Piero Tucci – poiché conduce i partecipanti a creare qualcosa che prima non esisteva e che prende forma attraverso il contributo di tutti: la collaborazione assume così una sua forma specifica che esce dalla sua astrattezza teorica per rivestirsi di significati concreti e tangibili”.
Il risultato finale sarà la creazione di una grande opera d’arte corale, espressione del lavoro e dei valori di tutti i dipendenti della BCC di Bellegra e delle loro modalità di azione nel territorio, che verrà installata nella filiale di San Vito Romano.
Pietro Ruffo
Nato a Roma nel 1978, Pietro Ruffo è laureato in architettura, è stato titolare di una borsa di ricerca presso The Italian Academy for Advanced Studies – Columbia University, New York per l’anno 2010- 2011, ha vinto nel 2009 il Premio Cairo e nel 2010 il Premio New York, residente nel 2010 presso l’I.S.C.P. The International Studio & Curatorial Program New York, residente nel 2012 presso la Nirox Foundation Johannesburg Sud Africa, e nel 2013 presso la Fountainhead Residency di Miami. La poetica di Ruffo è legata agli elementi base della sua formazione da architetto: il progetto, la carta e il disegno. Ogni sua opera, infatti, ha origine da una meticolosa progettazione, attenta al minimo dettaglio, e prende forma sul foglio attraverso il segno delicato ma incisivo. I suoi lavori fanno parte di diverse collezioni museali, e fondazioni private. Tra le principali mostre personali e collettive si ricordano: SPAD SVII, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma; The political gymnasium, Blain Southern London; A complex istant, Moscow, special project per la quarta biennale di Mosca; Irhal – Irhal, Galleria Lorcan O’Neill, Roma; Apocalittici e Integrati, MAXXI, Roma.
Piero Tucci
Piero Tucci è Senior Partner della società M&D per la formazione aziendale e per la realizzazione di sistemi per la gestione e lo sviluppo delle persone in azienda. Piero Tucci cura la formazione basata sulle metafore con particolare riferimento al gioco di squadra e allo sviluppo della collaborazione; in questo ambito nasce la collaborazione con la Fondazione Ermanno Casoli, per progettare e realizzare attività di formazione che usano l’arte contemporanea come metafora didattica.
Fondazione Ermanno Casoli
La FEC nasce nel 2007 a Fabriano (AN), in memoria del fondatore dell’impresa Elica. La Fondazione è da sempre impegnata nell’ideazione e promozione di progetti grazie ai quali l’arte contemporanea incontra il mondo dell’impresa. In tutte le attività, la FEC assume il ruolo di mediatore – in collaborazione con le società di formazione – garantendo agli artisti piena autonomia e libertà di espressione e all’azienda coerenza e compatibilità delle iniziative con le proprie esigenze e i propri obiettivi. Gli artisti contemporanei entrano direttamente nel cuore delle aziende, dialogando coi dipendenti nel contesto di workshop e laboratori che stimolano creatività, innovazione, spostamento dei punti di vista, contribuendo a migliorare gli ambienti di lavoro. Con E-STRAORDINARIO la FEC ha messo a punto un progetto di formazione che porta l’arte contemporanea nel mondo industriale: attraverso un ciclo di incontri teorici e di workshop, in cui artisti di fama internazionale vengono messi al centro dell’attività formativa e lavorano ad un progetto artistico con i dipendenti di un’azienda. L’iniziativa viene realizzata in collaborazione con un trainer specializzato in formazione manageriale. Per E-STRAORDINARIO la FEC ha ottenuto il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Info Fondazione Ermanno Casoli
Segreteria: segreteria@fondazionecasoli.org – www.fondazionecasoli.org
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