Testi scolastici in comodato d’uso
Nel mese di maggio si colloca una importante scadenza della vita scolastica, l’adozione dei libri di testo, responsabilità specifica dei docenti, ma atto cui anche le famiglie e gli studenti sono chiamati a partecipare attivamente tramite i loro rappresentanti eletti negli organi collegiali. La scelta effettuata avrà infatti sugli utenti una ricaduta significativa sia in termini di qualità dell’apprendimento per i ragazzi, sia in termini economici, per lo sforzo finanziario che le famiglie sono chiamate a sostenere. E proprio al fine di alleviare questo carico si muovono da tempo di concerto editori e docenti, rispettivamente elaborando e selezionando un prodotto il più possibile conveniente. Esistono peraltro strumenti assistenziali erogati dagli enti locali a sostegno delle famiglie più disagiate, per garantire il diritto allo studio, ma non tali da poter sempre coprire l’intera spesa. Particolarmente interessante e degna di segnalazione ci appare perciò l’iniziativa dell’Associazione PIC (Promozione Iniziative per la Città) tesa a fornire testi scolastici in comodato d’uso. In base a questo progetto gli insegnanti si impegnano a non cambiare almeno il 90% dei testi adottati per un triennio. Da parte loro le famiglie sottoscrivono regolari contratti con l’impegno a restituire i testi in buono stato. Inutile sottolineare quanto l’iniziativa sia apprezzabile, e ciò per una molteplicità di ragioni, non ultima la valorizzazione del libro come ‘bene’ e il richiamo al rispetto di questo bene a fronte di uno sgravio economico. Per ora sono coinvolte nel progetto solo alcune scuole medie romane, la “Pio la Torre”, la “Paola Serio” e la “Giovanni Paolo II”di Acilia. Ma al fine di garantire maggiore diffusione all’iniziativa, l’Assessorato della Regione Lazio ha bandito un concorso per gli alunni del primo ciclo, dal titolo “Un libro per amico”. Auspicabile quindi che anche ai Castelli ci si attivi presto in questa direzione
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