TERESA MATTEI
Scomparsa il 12 marzo 2013 a 92 anni, è stata Teresa Mattei – Chicchi – questo il suo nome di guerriera della Resistenza, a scegliere la mimosa come simbolo della festa della donna: l’aveva raccolto per strada, era un fiore povero, ma nella sua essenzialità rappresentava la bellezza dell’ essere donna.
Espulsa da ragazzina da tutte le scuole del Regno perché aveva contestato un insegnante che elogiava le leggi razziali, Teresa Mattei va ricordata come giovanissima Madre, a soli venticinque anni, dell’Assemblea Costituente; fu lei a proporre che nell’articolo 3 si sottolineasse l’impegno della nascente Repubblica a rimuovere gli ostacoli che impediscono l’uguaglianza dei cittadini. Giovane leader, è stata una donna straordinaria, determinata, infaticabile nel diffondere i valori della libertà, promuovere l’emancipazione della donna e difendere i diritti dei minori. Ha creato la Lega per il diritto dei bambini alla comunicazione, prodotto film interamente realizzati dai più piccoli e con suo figlio Rocco Muzio ha dato vita a Radio Bambina.
Ciascuno deve scegliere la propria parte: questo l’obiettivo più importante per Teresa che ha lottato, per la libertà del nostro Paese. Grande la sua passione civile: le sue idee e convinzioni la portano a manifestare a Genova nel 2001. Non facile la sua figura, continuamente in conflitto con le Istituzioni: si è sempre impegnata per dare un senso a una politica che valorizzasse la persona, la sua soggettività in un contesto sociale.
Costantemente tra la gente, nelle scuole, nei piccoli centri Teresa Mattei si è spesa molto per le giovani generazioni nelle quali credeva e alle quali dava fiducia, ricordando loro il ruolo fondamentale per il futuro.
Provata nella vita dalla prematura morte della figlia e del marito, Bruno Sanguinetti, compagno di lotta nella Resistenza, teneva per sé il dolore che pur incideva in alcuni tratti della sua personalità, a volte non facile.
Ha affrontato il carcere, la tortura, la violenza, rischiando più volte la vita e sofferto per la perdita del fratello, suicida nel carcere di via Tasso per non tradire i compagni di lotta.
Teresa Mattei contestava il mancato raggiungimento di una reale parità, pur essendo state le donne durante la lotta di liberazione, fidate e coraggiose collaboratrici, anch’esse in primo piano nel rischiare la vita.
Scomoda per le sue idee non sempre allineate alla logica del Partito, venne espulsa e scomparve dalla vita politica ufficiale, ma è stata sempre in prima linea nell’affrontare i problemi dell’infanzia, fermamente convinta che è alle piccole generazioni che vada insegnato come cercare insieme le vie giuste e capire gli altri. La sua è stata una coscienza libera, coerente fino in fondo ai suoi principi.
Di lei disse Oscar Luigi Scalfaro:
“…la ricordo con grande ammirazione per la puntualità e la saggezza. Non ho mai riscontrato in lei atteggiamenti faziosi o polemici, ma anzi una maturità molto anticipata, anche per la fermezza dimostrata di fronte al suo partito. La scelta di Teresa è stata di percorrere la strada della difesa dei deboli, per tutta la vita. La mia stima per una donna che ha fatto cose molto belle non inizia oggi, ma continua -da allora- con molto affetto”.
Giovane nonostante avesse superato la novantina – Socia Onoraria della Wilpf Italia, Associazione internazionale di Donne per la Pace fondata nel 1915 – l’attenzione di Teresa Mattei nei confronti dei bambini rivela fino in fondo una fede in quello spirito che l’infanzia ha, con tutte le potenzialità in nuce che potrebbero essere sviluppate e portare di generazione in generazione a un vero mondo di pace. Per questo Teresa Mattei è rimasta bambina nello spirito e siamo in attesa si realizzi un sogno, che bambini e insegnanti di Colle delle fate hanno immaginato qualche anno fa, in occasione della festa finale del progetto della Pace. Siamo fiduciosi!
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