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Il teatro Anfitrione ha ospitato dal 24 al 29 aprile la commedia “Terapia di Gruppo” per la regia di Francesca Draghetti (attrice della Premiata Ditta), con Federica Picone, Alessandra Sani, Michele Botrugno e Gerry Gherardi. Il ricavato è stato interamente devoluto all’Associazione Ali di Scorta, una onlus impegnata dal 1999 nella lotta contro le malformazioni ed i tumori cerebrali in età infantile, presso i reparti di Oncologia Pediatrica e Neurochirurgia Infantile del Policlinico “A. Gemelli” di Roma. La commedia, cinica e divertente al contempo, ha come sfondo la New York dei primi anni ottanta, in cui Bruce, bisessuale represso fidanzato con un uomo, intenzionato a farsi una famiglia “normale”, mette un annuncio matrimoniale, al quale risponde una ragazza sentimentalmente provata e disinibita, Prudence. I due si incontrano in un ristorante; dapprima pacato, il dialogo tra loro si accende in polemica, fino a causare un litigio che li porta a separarsi, ed a mettere nuovamente un annuncio che li farà incontrare ancora, ignari di essere stati loro ad averlo messo. Il secondo incontro si fa più fluido, facendo emergere problematiche legate alle loro complesse personalità, ma ancora di più perché succubi dei loro stravaganti e nevrotici psicanalisti: Prudence di un Don Giovanni, il Dottor Stuart, che predilige le pazienti donne, e Bruce della Dottoressa Charlotte, completamente fuori di testa, che abbaia per incoraggiare i propri pazienti, interagendo con il pupazzo di Snoopy ed altri giochi. La commedia di Christopher Durang, tratta con una punta di amarezza l’incomunicabilità tra uomini e donne, la disillusione dei rapporti di coppia sempre più difficili da costruire, il tema delle relazioni omosessuali ed i condizionamenti psicologici legati a chi va in analisi che impediscono all’individuo di esprimere liberamente i propri sentimenti, solo perché la terapia non è ancora arrivata a quello step successivo, necessario a rendere le persone autonome, e in grado di prendere la vita nelle loro mani, condizionate da chi fa della psicologia spicciola e che spesso gestisce le vite e gli altrui portafogli in modo pericoloso e deviante. Nell’ilarità della commedia fatta di luci, colori, note jazz, e panorami newyorkesi senza cambi di scena, il lavoro teatrale va avanti fra brillanti dialoghi e non-sense, fino a giungere all’incontro fra Prudence e Bob che scatenerà la sua gelosia, ed alla scena finale in cui saranno presenti tutti i protagonisti in una cena risolutrice che non consumeranno mai. Info: www.alidiscorta.it