"Tempo di essere madri"
“La proposta di legge – spiega la Dott.ssa Maria Bambina Crognale, responsabile del Comitato “Tempo di essere madri” – pone al centro la donna-madre, che merita di avere l’opportunità di crescere e di accudire il proprio bambino come solo una mamma sa e può fare, senza demandare a qualcun altro la doverosa ma piacevole responsabilità.
Si pone quindi l’interesse sulle problematiche lavorative legate alla maternità e alle iniquità nell’ambito del lavoro. Punto saliente della proposta di legge, è infatti la riduzione del classico orario lavorativo da 8 ore a 6 ore giornaliere, per i genitori con figli di età compresa tra 0 e 6 anni, con retribuzione complessiva invariata per l’85% a carico del datore di lavoro, ed il restante 15% a carico dello stato. A decorrere dal sesto anno di vita del bambino, il genitore potrà scegliere di continuare a lavorare 6 ore al giorno, rinunciando però al contributo statale del 15%”.
“Una proposta di legge – conclude la Dott.ssa Crognale – che affronta in maniera strutturale la realtà odierna, che vede la donna, stretta tra la totale assenza di strutture per l’infanzia, l’impossibilità di conciliare gli orari di lavoro con gli impegni familiari e l’incertezza del lavoro precario, dinnanzi alla scelta tra mantenere il lavoro o rinunciare ad avere figli. Una scelta che non è più libertà in un contesto in cui oggi la libertà di avere un figlio si trasforma in una zavorra. Situazione confermata dai dati Istat che raccontano di un 14% di donne che abbandonano il lavoro dopo la nascita del primo bimbo; di un’Italia con un tasso di natalità in continua diminuzione e di un’ Italia che non sa ragionare in maniera integrata di politiche del lavoro e politiche sociali. La nostra proposta di legge finalmente lo fa”.
Comitato Tempo di essere Madri
CasaPound Italia
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