Televisione!!
Televisione
Carlo Freccero
9788833923734
Bollati Boringhieri
€ 9,00 e-book disponibile € 2,99
Ha creato palinsesti per il Berlusconi delle prime tv commerciali (anche se Rete 4 cui approda inizialmente Freccero era proprietà Arnoldo Mondadori) e per La Cinq francese; ha capito (tardi?) il danno che la tv commerciale avrebbe portato (danno forse irrimediabile) ad un certo modo di fare politica e comunicazione. Cita spesso l’insuperato, per molti, McLuhan il sociologo che ha teorizzato ‘il medium è il messaggio’ e il mantra è ripetuto per tutto il saggio poiché si attaglia, ormai si è capito, a tutte le ‘nuove tecnologie’ e loro applicazioni: internet e prodotti quali blog, microblog, social etc.
Freccero ripercorre, seguendo il filo della propria storia professionale, gli ultimi trent’anni di televisione e non lo fa in maniera celebrativa né enumerando nomi e volti del piccolo schermo, ma cercando semmai le ragioni dei cambiamenti epocali introdotti e accaduti attraverso il mezzo freddo per eccellenza. Opera qualche analisi comparativa con le tv europee e mondiali restando incollato ai linguaggi televisivi che hanno permesso scalate di potere, cambiamenti sociali e culturali, ed occupandosi della effettiva missione televisiva e della sua sopravvivenza nell’era della piccola tecnologia diffusa, quella per guardare ma anche per confezionare prodotti audiovisivi. La sua è altresì una indagine epistemologica, piuttosto approfondita, nel tentativo di dipanare i meccanismi attraverso cui si forma la conoscenza, meccanismi ai quali non è più estranea, in alcuna fase della vita di buona parte della attuale società, la presenza dei media. Con questo saggio Carlo Freccero supera quello che poteva essere il proprio limite generazionale, o meglio il non essere nato a cavallo o nell’era del digitale; ne esce vincente grazie ad uno sguardo apolide, disincantato, colto, chiamando a conforto delle proprie conclusioni molti esperti di comunicazione di massa ed estendendo il proprio sguardo al futuro, in divenire, nel capitolo conclusivo: Verso un nuovo modello di servizio pubblico. «Oggi prevalgono distacco e rassegnazione, che non sono comportamenti casuali, ma frutto di una diversa strategia televisiva». (Serena Grizi)
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