Tecnologia e business, ecco quali sono le prospettive
Sulle imprese stanno per arrivare nuove onde d’urto dallo sviluppo della tecnologia e dei sistemi digitali, che potrebbero addirittura rivoluzionare ancor di più il business nei prossimi quattro anni. Ecco quali sono le previsioni e come ci si può attrezzare.
Si chiama “Journey 2020 – Digital Shockwaves in Business” ed è l’ultima pubblicazione realizzata da Atos, la società europea specializzata nei servizi IT, che ha coinvolto la Comunità Scientifica del Gruppo per analizzare e anticipare i cambiamenti tecnologici in atto e provare a prospettare la loro influenza sull’evoluzione del business nel corso dei prossimi quattro anni, ovvero fino al 2020, appunto. In sintesi, le imprese devono prepararsi a una nuova onda d’urto.
Onde d’urto. Secondo il pool internazionale, entro il 2020 il ritmo evolutivo e l’impatto delle nuove tecnologie continueranno ad aumentare in modo considerevole: in particolare, i cambiamenti osservati nel mondo del B2C già nel corso degli ultimi anni si estenderanno in senso sempre maggiore e profondo alle interazioni B2B, creando appunto quelle che vengono definite “shockwaves“, ovvero onde d’urto digitali.
Previsioni sul futuro. Sono per la precisione quattro le fonti di “straordinaria influenza ed energia” identificate dalla comunità scientifica di Atos con l’obiettivo di offrire un quadro organico delle mutazioni di mercato che le imprese si troveranno a fronteggiare nel prossimo quadriennio: si parla, infatti, dell’implementazione di nuovi modelli di business, di differenti modi di lavorare, dell’applicazione delle innovazioni alla medicina e alla produzione alimentare e dell’arrivo di nuove tecnologie dirompenti.
Più potenza di calcolo. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, si sottolineano alcuni aspetti prioritari, come ad esempio il “Quantum Computing” che, già nel medio termine, offrirà “potenze di calcolo in grado di aumentare considerevolmente i rischi di attacchi e di intromissioni illecite nei sistemi digitali richiedendo nuovi approcci e strategie per la protezione di infrastrutture e applicazioni”. Ma il potenziamento riguarderà anche i prodotti consumer visto che, come già anticipato, anche sul fronte dei processori Amd e Intel continuano a darsi battaglia a suon di miglioramenti, come si può vedere con l’ultimo nato, il Core i7-7700K Kaby Lake, cui risponde la gamma Ryzen di Amd.
Cambia il business. I nuovi modelli di business, invece, dovrebbero portare alla riorganizzazione di interi ecosistemi produttivi intorno a “piattaforme industriali comuni”, nelle quali i soggetti partecipanti “condivideranno intenzionalmente dati relativi alla progettazione, produzione, gestione e distribuzione di prodotti e servizi, dando vita a reti intelligenti di imprese completamente nuovi”. Significa, dunque, che sarà ancora più importante poter contare su una infrastruttura digitale affidabile, come quelle messe a disposizione da https://www.flamenetworks.com, una delle società italiane leader in questo ambito.
Nuovi workplace. L’immediato futuro cambierà anche il panorama lavorativo e l’ambiente stesso delle attività: automazione, comunità e leadership digitale sono i fattori di questa ulteriore rivoluzione, che potrebbe creare un workplace virtuale, collaborativo e flessibile. Anche perché, allo stesso tempo, si stanno gradualmente evolvendo anche le interfacce con i sistemi digitali, che diventano indossabili per adattarsi ai sensi o, come nel caso del software sviluppato da Amazon, Alexa, sono attivabili con comandi vocali.
Anticipare i cambiamenti per competere. È Giuseppe Di Franco, Amministratore Delegato di Atos Italia, che spiega come “le trasformazioni alle quali assisteremo nei prossimi anni porteranno conseguenze importanti in tutti i settori dell’economia e le imprese che sapranno anticiparle reagendo nel modo giusto rispetto alla propria industria, assumeranno un ruolo preminente nell’era digitale”. Cambiamenti in arrivo anche per tematiche più “sociali“, perché il report prevede che le nuove sfide porteranno a importanti progressi nel campo delle tecnologie applicate alla medicina e alla produzione alimentare, che saranno al centro della Information Technology of Life, e che potrebbero però sollevare questioni morali ed etiche completamente nuove e complesse.
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