Teatrosophia: uno spazio immenso in un luogo ristretto
La stagione 2022/2023
Guido Lomoro al centro e il suo staff
Sabato 15 settembre a Roma, mentre fuori ancora il caldo umido ci ricorda che l’estate sta finendo e la città inizia a ripopolarsi srotolando con lentezza le attività a lungo interrotte, allorché il passante sbadato si ferma un attimo a osservare l’invitante ingresso in via della Vetrina, 7, pian piano il foyer di Teatrosophia, “uno spazio immenso in un luogo ristretto”, si riempie di gente: attori, registi, musicisti, giornalisti e poi loro, ossia gli artefici della stagione 2022/2023. Non si tratta di un momento formale, sebbene questo Teatro di nicchia sia luogo d’arte e di professionalità, ma di accoglienza festosa, incontro intimo, raccoglimento interiore, calore familiare, casa aperta ad ogni viaggiatore curioso. Viaggiatore del tempo e dello spazio, dell’immaginazione e della fantasia, un luogo/non luogo di un tempo che è quello di tutti i tempi, di un passato che ancora ci condiziona e ci nutre, di un presente che non è mai stanco di reinventarsi, di un futuro misterioso, invitante, forse straniante o magari pieno di speranze.
Nella suggestiva location, così prossima a Piazza Navona, al palcoscenico di tanta bellezza che offre la città, si incastra un progetto, un’idea, una programmazione che di bellezza farà sfoggio e poi di emozioni, di pianti e risate, di raccoglimento e riflessione, di quell’atto d’amore che pervade chi guida il Teatro e tutto il suo team.
«Un anno fa io e tutto il mio team ci affacciavamo con entusiasmo alla prima vera stagione post pandemia, dichiara il direttore artistico Guido Lomoro, e tutto questo entusiasmo è stato ampiamente ripagato. Teatrosophia ha vissuto una stagione straordinaria in cui idee e progetti sono diventati solide realtà che hanno goduto del riscontro degli artisti ospitati e del numeroso pubblico. Merito di un lavoro di squadra eccellente, di una unità di intenti mai scalfita, di una visione, ideale ed operativa, che è andata nella giusta direzione».
La serata è stata piacevole proprio perché questa squadra è riuscita a dare spettacolo anche presentando il programma della stagione, tra musica e immagini, tra danza e bellezza, tra canto e coordinazione, tra gioia e fantasia. I passi leggeri ed eleganti di Maria Concetta Borgese – danzatrice e coreografia, performer di esperienza internazionale -, la determinazione ed inventiva di Ilenia Costanza – attrice, autrice, regista e docente – la musica e il canto di Lorena Vetro – organizzatrice, produttrice, poliedrica musicista, fotografa, ecc. – la presenza scenica di Marta Iacopini – attrice di successo che assume il ruolo di impareggiabile e irrinunciabile alter ego del Direttore Artistico – la disponibilità di Alessandra Di Tommaso – tutto fare, che si occupa dell’attività del dopo teatro -, hanno intrattenuto il pubblico intervenuto numeroso per l’occasione. Naturalmente il merito di questo afflusso spetta al settore Comunicazione, costituito da Andrea Cavazzini, ufficio stampa, con la sua dedizione appassionata e competente, e da I Vetri Blu, ossia ancora Ilenia Costanza e Lorena Vetro, che curano in modo originale ed efficacissimo la comunicazione e la promozione social di Teatrosophia. A questi professionisti si aggiunge anche la collaborazione di MV Comunicazioni di Milano, nella persona di Marta Viola, fattrice e curatrice del sito e della grafica istituzionale, di. Gloria Mancuso, la regina delle luci, del Teatro Multilingue che ha portato alla realizzazione dei Corti Multilingue, nelle persone di Flavio Marigliani e Francesco Baj. Ed infine dell’Accademia Beatrice Bracco, nella persona della sua direttrice Sabrina Galateri che ha scelto Teatrosophia come “casa” e i cui allievi vengono coinvolti nelle attività di questo piccolo grande spazio.
Grazie a tutti questi collaboratori di cui si avvale il Direttore Artistico di Teatrosophia, il programma della prossima stagione porterà in scena artisti importanti che tornano e altri che arrivano, ma anche giovani e talentuose realtà.
La nuova stagione prende il via nel weekend del 6,7 e 8 ottobre con LE NOSTRE FIGLIE SI AMANO tratto da un adattamento di un testo di Antonio Mocciola. In scena Serena Borelli con la regia di Giorgia Filanti.
Un viaggio interiore nella vita di due sorelle. Costrette a convivere in un totale rapporto di dipendenza e di identificazione. L’una contro l’altra, nella convivenza trovano finalmente il coraggio di riannodare i fili del passato, scavando negli abissi delle proprie anime: la protagonista, Serena Borelli, interpreta entrambe le sorelle.
Dal 13 al 15 ottobre il graditissimo ritorno a Teatrosophia di Giuseppe Manfridi, drammaturgo di prim’ordine ma anche attore straordinario. Il suo sarà un vero e proprio one man show con IN TRENO IN TRE NO. Elementi scenici di Antonella Rebecchini.
In una teatralissima conferenza-spettacolo concepita all’insegna del divertissement verbale, dai tratti spesso decisamente comici, si inviterà il pubblico a viaggiare nelle pieghe del linguaggio e della parola per sondarne le infinite possibili magie.
Per la prima volta a Teatrosophia dal 9 al 12 novembre, SCENA TEATRO MANAGEMENT con JENNIFER IL SOGNO, tratto da Annibale Ruccello. Scritto diretto e interpretato da Antonello De Rosa. In scena anche Marianna Avallone e Mariella Rago.
Sulla scena compare Jennifer, ombra leggera e incerta che vive tra il sogno e la realtà, come sospesa sulla linea sottile che divide il femminile dal maschile, continuamente alla ricerca di sé, della sua sessualità, della sua natura di uomo, della sua verità di donna.
Dal 16 al 19 novembre un altro bel ritorno a Teatrosophia. Quello del noto autore Antonio Mocciola con il suo TRATTAMI BENE (Marlon, James, l’amore, la violenza). I due protagonisti sono interpretati da: Simone Sabia e Manuel Novarini. La regia è di Emilia Miscio.
Al riparo dall’ipocrisia delle major che ne determinavano le vite e le carriere, due star assolute, Marlon Brando e James Dean si ritagliano nell’intimità dell’appartamento di Brando un rapporto di amore e passione fondato sul sadomasochismo, abbandonandosi – senza maschere – a ogni eccesso. Basato su una storia vera, ambientata nel 1954.
IL 23-24-25 e 26 novembre prima presenza in questa stagione del TEATRO MULTILINGUE che presenta una rassegna di teatro al femminile dal titolo UNA SU TRE-Women’s festival. Quattro serate diverse che vedranno come protagoniste Tracy Walsh Caputo, Marsha de Salvatore, Mayil Georgi Nieto, Julia Messina, Valentina Celentano, Fabiana De Rose e la compagnia CAPSA Service. La regia è di Flavio Marigliani.
L’universo femminile si svela sul palco per dare luce alle sue storie: di violenza, di emancipazione, di vita, di mancanza di rispetto, di lotte; ma anche di gioia e di conquista del proprio spazio nella società. Tutto quanto è donna. Tutto quanto può essere donna.
Dopo il grande successo della scorsa stagione con APPUNTAMENTO A LONDRA torna una co-produzione I VETRI BLU-TEATROSOPHIA. Un testo inedito, scritto, diretto e interpretato da Ilenia Costanza dal titolo E’ SEMPLICE, sul palco di Teatrosophia dal 30 novembre al 3 dicembre. Co-protagoniste in scena Marta Iacopini e Lorena Vetro, quest’ultima anche autrice delle musiche
Emma, la sua “strana” sorella minore Andrea e Alice vivono un’esistenza diversa da quella che avevano pianificato, ciascuna in qualche maniera è stata interrotta. Ma un acquazzone autunnale scompiglia le loro certezze, in un turbinio di sensazioni, di emozioni contrastanti, mature e infantili nel contempo, sovvertendo quell’instabile equilibrio di facciata che ci protegge dall’irrazionalità.
L’ 8-9 e 10 dicembre sul palcoscenico di Teatrosophia ancora un gradito ritorno. È quello di Mauro Toscanelli. In scena lui stesso con l’impegnativo IL NATALE DI HARRY di Steven Berkoff. La regia è di Antonio Foti.
Harry è fortemente attratto da una parodia di vita, priva di sentimenti e ricca di egoismo. Ma quando i suoi rapporti, svuotati di significato e ridotti a grottesca e comica ripetitività, lo hanno condotto a una totale chiusura verso il mondo intero, sotto Natale, comincerà ad analizzare tutta la sua esistenza.
A chiudere la prima parte della stagione di Teatrosophia ci pensa la MARGOT THEATRE COMPANY che dal 14 al 17 dicembre presenta IO ED EMMA scritto e diretto da Valentina Cognatti. Protagoniste in scena: Loredana Piedimonte – Martina Grandin – Sara Aiello – Elisa Salandra.
È una mite giornata di Aprile quando una madre e una figlia si incontrano di nuovo, dopo tanto tempo e troppo silenzio, raccontandosi con parole, sguardi, da cui emerge una verità nascosta o dimenticata, di una vita vissuta nel dolore, nella violenza, nella paura. La storia di Emma è quella di una donna come tante colpita dal fenomeno del femminicidio.
Ad aprire la seconda parte della stagione 2023/2024 ed esattamente dal 18 al 21 gennaio, sarà POLIPHONIA, due atti unici di Maria Letizia Avato. La regia è di: Marco Belocchi. In scena: Valentina Maselli, Tania Lettieri, Simone Destrero. Musiche originali eseguite dal vivo: Fabio Bianchini
Storie negli abissi e negli sdoppiamenti della mente. Dove il moltiplicarsi delle personalità, sembrano sussurrare all’orecchio dello spettatore che nessuno è al riparo dal pericolo di perdersi. Due storie avvincenti e appassionanti, due storie di donne ai confini della ragione. Sullo sfondo il reiterarsi di due delitti che conferiscono allo spettacolo un forte sapore thriller.
Gianni De Feo. Un altro grande artista che si riaffaccia a Teatrosophia, in veste di regista. Dal 25 al 28 gennaio, sarà lui infatti a dirigere LA BAMBOLA SPEZZATA di Emilia De Rienzo. Con Irma Ciaramella e Alessandra Ferro. Alla fisarmonica Marcello Fiorini.
Una madre abbandona la figlia sin dalla prima infanzia per consacrarsi alla fede nazista. Si ritrovano ora dopo lunghi anni. Si scrutano, si riconoscono appena, si fiutano, si respingono, sospese in uno spazio onirico e irreale. I ricordi riaffiorano da una vecchia valigia dove è custodita una bambola, unica testimone del reale. Il ritmo è serrato e forte, l’atmosfera tagliente.
Dall’1 al 4 febbraio, in scena NASCOSTA DENTRO AL CUORE (Colei che canta agli alberi e parla al proprio eco). Scritto, diretto e interpretato da Daniela Antolini e Emanuele Bilotta.
Un viaggio all’interno del mondo di Daniela, alla scoperta di ciò che è normale e di cosa non lo è, con le mille sfaccettature e colori che il termine “normale” porta con sé. Daniela è tante donne, tante voci, tanti occhi. Si affronta un argomento che è ancora poco abitato e conosciuto, quello dell’autismo femminile.
Dal 16 al 18 febbraio, in scena una giovane e brava attrice che affronta da sola il palcoscenico con un testo scritto da lei stessa. Si tratta di Claudia Portale, in scena con DIESEL. La regia è di Luca Esposito.
Ring e Donna non sempre è stato considerato un binomio naturale da ascoltare. Le “femmine” avevano l’onorato compito di assistere ai match dei propri partner o di badare alla prole. Questa è la storia di Stefania Bianchini, atleta professionista del pugilato, con grandi riconoscimenti europei e mondiali, titoli che tuttavia non riescono a ribaltare un mondo prettamente maschile.
SCENA TEATRO MANAGEMENT fa il suo secondo ingresso a Teatrosophia in questa stagione. Dal 22 al 25 febbraio in scena c’è TRACCIA DI MAMMA, una riscrittura scenica di Antonello De Rosa. Ed è sempre De Rosa ad essere protagonista sul palco e ad aver diretto lo spettacolo. Le musiche sono di Pasquale Petrosino.
L’implacabile tormento di una donna smarrita nel labirinto della sua mente offuscata, alla deriva, schiacciata dalla follia e dalla memoria, dal dolore di una perdita assurda, affaticata da un ruolo e da una vocazione. Si odono le voci di donne, in un groviglio inestricabile di rabbia sacrilega e follia irriverente, su cui domina implacabile l’immagine di una Madonna-Bambola, adorata da un’umanità che fa scempio dell’amore.
La compagnia Ars29 nella scorsa stagione ha presentato a Teatrosophia MEDEA LA DIVINA, ottenendo un grande successo. Torna nella stagione 23/24, dal 27 febbraio al 3 marzo, con un nuovo spettacolo anche questa volta scritto e diretto da Massimiliano Auci. Si tratta di ULISSE (Il mio nome è Nessuno). Con: Lorenzo Martinelli, Matteo Fasanella, Giorgia Serrao.
Ulisse è alla deriva su una zattera in mezzo al mediterraneo. Alle sue spalle, le tre Moire, dee del destino, spiano le sue azioni. Nella notte prima del naufragio sull’isola dei Feaci, stanco, provato dalle sfide affrontate, Ulisse racconta la sua storia e i personaggi che l’hanno popolata emergeranno dalle acque per tormentare l’eroe.
Dal 7 al 10 marzo Teatrosophia si trasferisce in Africa. Infatti sarà in scena KARIBUNI (Il sangue è rosso per tutti) tratto dal libro “KARIBUNI” di Giancarlo Di Giacinto. In scena lo stesso Giancarlo di Giacinto. Con lui Bruno Petrosino. Quest’ultimo è anche il regista dello spettacolo. Musica dal vivo di Andrea Causapruna.
KARIBUNI (in lingua swahili, “benvenuti”) raccoglie il bagaglio sensoriale, immaginifico ed emotivo dell’autore/attore, accumulato e vissuto nei suoi viaggi in Africa tra gli anni ‘60 e 2000.
Con l’ausilio della musicalità del swahili, si entra in un mondo di altri tempi per raccontarne la poesia, con attenzione al tema della libertà e della pace tra uomo e uomo, tra uomo e Natura.
Dopo averli incontrati a dicembre, tornano a Teatrosophia gli artisti della MARGOT THEATRE COMPANY. Dal 14 al 17 marzo portano in scena LE INTERMITTENZE DELLA MORTE. Si tratta di un adattamento teatrale dell’omonimo romanzo di Josè Saramago. Adattamento e regia sono curati da Valentina Cognatti. Protagonisti in scena sono: Serena Borelli – Martina Grandin – Alessandro Moser.
In un paese senza nome, il 31 Dicembre, a mezzanotte, arriva l’eternità, nel senso che nessuno muore più. La gioia è grande, la massima angoscia dell’umanità sembra sgominata per sempre. Eppure la Morte, con fattezze di donna, dopo sette mesi, riprende il suo usuale lavoro mandando lettere viola con cadenza regolare. Ma una lettera tarda ad arrivare e viene rispedita al mittente più volte…
Nuova produzione del Teatro Multilingue, l’unica compagnia che crea spettacoli recitati in più lingue contemporaneamente, dopo il grande successo nella scorsa stagione de LA REINE DE MARBRE, spettacolo attualmente in giro per l’Italia e l’Europa.
Dal 21 al 24 marzo sarà in scena LA TINELARIA scritto da Francesco Baj e diretto da Flavio Marigliani. Con: Mertxe Alzaga, Elisa Caminada, Altea Hernández e Maxie Le Dévéhat.
Gran giorno alla Organization to End World Hunger: è stata elaborata la classifica dei Paesi che soffrono di più la fame. Inizia una gara per gli aiuti: scommesse, alleanze, inimicizie; il Fondo Assistenziale per la Fame si riempie e si svuota, come lo stomaco degli impiegati dell’Organizzazione. Alla fine rimarrà un solo aiuto possibile per chi ha veramente bisogno.
La Tinelaria è un gioco multilingue di teatro comico e politico che attraverso la rielaborazione di alcuni meccanismi del teatro clásico español, propone una riflessione critica sulle contraddizioni socio-economiche del presente.
Dal 4 al 7 aprile Teatrosophia dà il benvenuto alla DarkSide LabTheatre Company che porterà in scena DARK MOON tratto dal testo: “Io venia pien d’angoscia a rimirarti” di Michele Mari Adattamento e Regia: Matteo Fasanella. Cast: DarkSide LabTheatre Company.
In una torrida estate del 1825, un incubo ormai dimenticato riemerge dal passato a tormentare i giorni e le notti di tre fratelli, Salesio, Orazio e Pilla. Nell’estate del 1813, una feroce creatura si aggirava tra i boschi mietendo vittime. Poi improvvisamente scomparve. I tre fratelli si troveranno davanti al mistero della propria umanità, al giogo del sapere e al potere alchemico della poesia.
Salesio è ognuno di noi davanti all’abisso del proprio essere.
Danzatrice, coreografa, attrice performer e membro del team direttivo di Teatrosophia. Parliamo di Maria Concetta Borgese che dall’11 al 14 aprile presenta PIEDI NUDI E PAROLE CRUDE di Antonio Veneziani. In scena la stessa Maria Concetta Borgese che cura anche le coreografie. Il resto del cast è da definire. Musiche di Theo Allegretti.
Danza e poesia. Dopo Brown Sugar e D’amore e di libertà, continua il sodalizio artistico tra
Antonio Veneziani, il poeta vivente più rappresentativo della scuola romana, e Maria Concetta Borgese, danzatrice attrice performer, legata coreuticamente all’espressionismo tedesco e al teatro-danza stile bauschiano.
Ritorna come ogni anno l’improvvisazione teatrale. Dal 18 al 21 aprile. È la volta della Compagnia Evasione Teatrale capitanata da Fulvio Maura, regista, ormai presenza costante nel cartellone di Teatrosophia. Presentano *Spettacolo interattivo di improvvisazione teatrale*, interpretato da: Silvia Cox, Marco Masi, Fulvio Maura, Francesco Parisi, Vittorio Rainone, Cinzia Zadro, Emanuele Ceripa, Roberta Costantino, Marco Mancini e Fabrizio Nicoletti. Musiche improvvisate di Gianluca Massetti.
Ogni spettacolo teatrale nasce in tre momenti diversi: l’ideazione, le prove, la messa in cena. L’unicità di questo spettacolo sarà proprio quella di vedere questi tre momenti magicamente sovrapposti di fronte al pubblico che sarà chiamato a partecipare ogni sera alla scrittura dello spettacolo.
Nella scorsa stagione è stata protagonista de LA PAPESSA ottenendo uno straordinario successo. Torna nel nuovo cartellone Beatrice Schiaffino dal 3 al 5 maggio con L’IMPERATRICE, monologo per attrice e musicista. Autore del testo è Andrea Balzola. In scena con la Schiaffino anche Lorenzo Terenzi che ha curato anche la regia e la parte musicale.
Dopo “La Papessa”, il progetto drammaturgico multimediale “Free women suite” continua svelando l’identità di una nuova carta dei Tarocchi: “L’Imperatrice”, la donna che partorisce se stessa. Ma chi si nasconde dietro questa figura misteriosa? Virginia Oldoini, la Contessa di Castiglione che sovverte e si oppone ad ogni regola del bon ton di fine Ottocento.
Lo spettacolo ha lo scopo di mischiare diversi linguaggi per fondare qualcosa di nuovo.
Dal 9 al 12 maggio altra produzione di Ars29 che porta in scena LE FIGLIE DEL RE la cui drammaturgia è stata curata da Flavia Gallo. In scena le bravissime Giovanna Cappuccio – Chiara Cavalieri – Giorgia Serrao
Le Figlie del Re è una riscrittura dell’opera shakespeariana Re Lear. Il momento dell’anticamera, l’attimo prima di presentarsi al cospetto del padre che chiederà alle figlie l’ennesima prova d’amore per decidere come spartire i beni di famiglia. Cosa dirà loro il padre per irretirle, disarmarle, renderle complici della sua psicosi? Cosa le ha rese nel tempo diverse? Cosa le fa simili? E questo padre, così immenso nelle forme, nella presenza, nella voce, cosa cerca davvero? E dove è la madre? Perché perdura nel silenzio?
Dal 17 al 19 maggio, Giuseppe Manfridi torna a calcare il palcoscenico di Teatrosophia. Anche stavolta mattatore della scena con WAKEFIELD L’UOMO CHE VOLO’ OLTRE SE STESSO. Regia di Claudio Boccaccini. Elementi scenici di Antonella Rebecchini.
Si parte da una novella di Hawthorne: un uomo determinato a guardare la propria vita dal di fuori abbandona la famiglia prendendo alloggio in una pensione di fronte la sua casa. Dopo una ventina d’anni ritorna dalla moglie come se nulla fosse accaduto. Di qui, il discorso sulle devianze porterà alle Olimpiadi messicane del ’68 per rievocare l’impresa di Robert Beamon, record nel salto in lungo.
Dal 23 al 26 maggio, quasi a chiusura di stagione e per iniziativa del direttore artistico di Teatrosophia Guido Lomoro, andrà in scena uno spettacolo che vede come protagonisti 5 giovanissimi attori diplomati lo scorso anno presso l’Accademia Beatrice Bracco, diretta da Sabrina Galateri, che ha sede presso Teatrosophia. Lomoro e Galateri offrono un’opportunità ad attori neo-diplomati affinché possano fare un’esperienza reale di quello che sarà il loro mestiere. Un’ottica che da sempre appartiene a Teatrosophia e al suo direttore. I cinque giovani protagonisti sono: Giada Arigoni – Gianmaria Capece – Alessandro Cazzaniga – Alessio Corso – Manuel Gentile. La regia sarà curata dallo stesso Guido Lomoro. Il progetto teatrale è in fase di elaborazione.
Dal 7 al 9 giugno, per la quarta volta consecutiva Teatrosophia ospita INVENTARIA, LA FESTA DEL TEATRO FF. Organizzato dalla Compagnia DoveComeQuando con la direzione artistica di Pietro Dattola e di Flavia Germana De Lipsis, INVENTARIA esplorerà un ampio e diversificato ventaglio di forme e linguaggi teatrali. Teatrosophia ospiterà 3 degli spettacoli in gara.
Appuntamento mensile con Maurizio Santilli, artista poliedrico che ha “frequentato” sempre con successo il teatro, la televisione (accanto ai grandi nomi del varietà), la fiction ed il cinema. Ironico, abilissimo nell’uso dei dialetti, con la sua mimica facciale, la sua capacità dialettica e la sua chitarra assicura al pubblico un sicuro divertimento! Lo vedrete a Teatrosophia il 17 ottobre-14 novembre-5 dicembre-23 gennaio-6 febbraio con Io adoro la sintesi..sarò bre..
Lo spettacolo racconta la storia degli umoristi da Petrolini a Campanile, da Flaiano a Marchesi. È un’Italia di spessore, quella raccontata, dove si coniuga leggerezza e profondità tra doppi sensi, acrobazie lessicali e calembour di qualità. L’umorista è un fine osservatore della società da cui trae spunto per massime e aforismi dal risultato dolceamaro dello sberleffo di qualità.
CORTI MULTILINGUE
Anche quest’anno, visto il riscontro ottenuto nella scorsa stagione, con appuntamenti periodici che verranno comunicati in seguito, l’interessante progetto teatrale nato dalla collaborazione tra Teatrosophia e Teatro Multilingue: quello dei Corti teatrali multilingue più aperitivo rivolti sia ad un pubblico proveniente dall’estero, sia al pubblico italiano.
Un formato innovativo e unico!
15 minuti dedicati ad un divertente spettacolo teatrale e a seguire il consueto aperitivo offerto da Teatrosophia!
Nei corti teatrali gli attori reciteranno contemporaneamente in 3 lingue secondo la seguente combinazione:
- Inglese, Italiano e Spagnolo
- Inglese, Italiano e Francese
E niente paura perché non è necessario comprendere alla perfezione le tre lingue per capire quello che succede in scena!
I corti teatrali più aperitivo verranno presentati più volte durante la stagione. Verrà dedicata una intera giornata durante la quale gli spettacoli verranno ripetuti in orari diversi a partire dalla tarda mattinata fino alla sera.
Oltre a tutto questo continueranno le presentazioni di libri, realizzate in modo originale e variegato. E i laboratori per Non Attori…
E come afferma sempre Guido Lomoro: «Ma la cosa più caratteristica del Teatrosophia è il Dopo Teatro, l’ormai famoso aperitivo che coinvolge il pubblico alla fine di ogni spettacolo. Nell’elegante foyer vengono accolti artisti e pubblico ai quali viene offerto, gratis, un aperitivo. Si beve, si mangia, ci si confronta sullo spettacolo appena visto, si parla dei propri progetti, si conoscono nuove persone, si fanno quattro chiacchiere. Niente saluti veloci, niente serrande frettolosamente abbassate ma il tempo giusto e necessario affinché la magia del teatro prosegua anche dopo l’ultimo applauso!».
Per saperne ancora di più cliccate sul link sottostante.
Teatrosophia
via della Vetrina 7
Tel: 06 68801089 / 353 3925682
Mail: info@teatrosophia.com
Sito: www.teatrosophia.it
Fb: https://www.facebook.com/teatrosophia2018/
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