Teatroinscatola Roma – 4:48 Psychosis
Nell’ambito della rassegna Omaggio a Sarah Kane
dal 31 ottobre al 6 novembre
4:48 Psychosis
di Sarah Kane
con
Elena Arvigo
traduzione Barbara Nativi
regia Valentina Calvani
Scene,Costumi e Ideazioni Luci Valentina Calvani e Elena Arvigo
Musiche Originali Susanna Stivali
Foto Pino Le Pera
Produzione Teatro delle Donne
“La Follia e’ la mancanza di qualcuno d’ importante “ Alda Merini
“Ricorda la luce e credi nella luce “ Sarah Kane
L’Associazione culturale Teatroinscatola di Roma, presenta, nei suoi spazi, una serie di appuntamenti per rendere omaggio alla celebre autrice inglese Sarah Kane, punta di diamante della drammaturgia contemporanea britannica e figura chiave del cosiddetto in-her-face theatre.( dal 31 ottobre al 10 novembre)
Apre la rassegna Elena Arvigo, con 4:48 Psychosis regia di Valentina Calvani.
4:48 Psychosis è l’ultimo testo scritto da Sarah Kane, una partitura lirica,una sinfonia sull’amore e sull’assenza di amore attraversato in versione integrale da Elena Arvigo che da’ voce e corpo ad uno dei testi più controversi, assoluti e intimi del teatro contemporaneo mondiale.
Nella versione registica di Valentina Calvani e nell’interpretazione di Elena Arvigo nulla è teatro convenzionale.
La parola della Kane è flusso di pensiero che scorre in 24 quadri in cui non ci sono indicazioni per la messa in scena né temporali ne’ psicologiche.
Si descrive un luogo senza confini, senza le barriere che dividono la realtà dall’immaginazione.
4:48 Psychosis racconta la fragilità dell’amore, la ribellione dall’ordine costituito, la tenacia di fronte all’irrinunciabilità della speranza sentimentale.
Non è dunque l’ultima lettera di un suicida, ma una preghiera, una richiesta di ascolto e di amore.
4:48 Psychosis perché viviamo in una società sorda, anestetizzata in cui non c’è spazio per emozioni così estreme, forti, devastanti.
Una società che si ostina a “voler curare”, invece che “prendersi cura”.
Una società in cui il teatro può risvegliare “nervi e cuori”.
4:48 Psychosis porta alla luce il desiderio di speranza celato nel disagio, offrendo al pubblico l’opportunità di riscoprire il senso di compassione e umanità affinché la speranza diventi una possibilità mai più tradita.
Non uno spettacolo sulla follia ma uno spettacolo luminoso, un inno alla vita, nonostante la consapevolezza del suo essere effimera e sfuggevole per riscoprirne il senso vitale che abita ogni stato di dolore.
Proprio come spiegava in un’intervista Sarah Cane:
“Il mio è un teatro profano ma non osceno .Pensano che i miei lavori siano deprimenti mentre io parlo di speranza. Per me la funzione del teatro è quella di far sperimentare una cosa attraverso l’arte in modo che non ci sia più la necessità di sperimentarla effettivamente nella vita reale. Se sperimentiamo in teatro, come pubblico, quel che significa commettere un atto di violenza estrema, magari ne proveremo una repulsione tale da impedirci di andare a commettere un atto di violenza estrema fuori nelle strade. Io credo che la gente possa cambiare, e credo sia possibile cambiare il nostro futuro , ed è per questo che scrivo quello che scrivo”
Estratti Rassegna Stampa :
Quel suo parlare bellissimo, quel suo riempire la scena con la grazia d’ un corpo spogliato da un’ innocenza tradita, quel suo giocare infantile con la vita, e quel suo straordinario dannarsi d’ essere nata per amare chi non c’ è, e quella sua tenerezza triste, e quel suo raccontare le infamie del mondo come un’ infelicità che manda ai matti, e quella sua malinconica gioia di ragazza fuggita da un giardino di Cechov, e quei suoi occhi pieni d’ un pianto trattenuto che è un finale di partita, e quella sua ultima preghiera di non guardarla: tutto, nell’ indicibile Elena Arvigo, è l’ intimo, la voce e il corpo di 4.48 Psychosis di Sarah Kane, con regia di Valentina Calvani, con la domanda senza risposta “perché mi hai abbandonato? Forte di uno straordinario e meritato successo la figura singolarmente umana e compresa di Elena Arvigo ci riconsegna il testo-testamento di Sarah Kane in una formula evocativa tenerissima .
(Rodolfo Di Giammarco – Repubblica)
Ora Elena Arvigo è diretta con scansioni millimetriche da Valentina Calvani, sapientissima nell’ uso delle luci e della colonna sonora.Sembra un animale in gabbia, mormora la sua disperazione ingolata e rauca, piange, le sue parole non sono che frammenti, come quelle schegge di vetro che circoscrivono il suo dolore.
(Franco Cordelli-Corriere delle Sera)
Ma, poi, tutto questo si riassume e si esalta nella prova intensissima di Elena Arvigo: la quale adotta, giustamente, una recitazione spezzata, che non s’acquieta mai in un’espressività di tipo narrativo e procede, invece, per sincopi, accelerazioni, cadute e abbandoni, in una sorta di acuminato rap del dolore. A un certo punto, la Arvigo cancella addirittura la sua stessa presenza di attrice, uscendo dallo spettacolo e allontanandosi nel foyer.Il fatto è che Elena Arvigo non si limita a rientrare, sul piano tecnico, fra le migliori attrici italiane in circolazione. Possiede una sensibilità rara, voglio dire una sensibilità prensile: nel senso che lei sente il testo non solo con il cervello, ma anche con tutto il resto del corpo, appropriandoselo con un trasporto sofferente e gioioso insieme. E gli si concede, dunque, con la stessa naturalezza del respiro.
(Enrico Fiore – Controscena )
Un silenzio sospeso tra il pubblico: quindi l’applauso, colmo di calore, di ammirazione per Elena Arvigo, che era stata capace di dare magnificamente corpo e voce al difficilissimo monologo/confessione “4:48 Psychosis” di Sarah Kane nell’accurata regia di Valentina Calvani.
(Valeria Ottolenghi – Gazzetta di Parma)
In certi casi il teatro è più teatro che mai(…) La Arvigo è assai brava nel tener fede a questa consegna.
(Alessandra Bernocco – Oltrecultura)
Elena Arvigo_ biografia
Elena Arvigo – attrice e regista – nata a Genova . Si e’ formata come ballerina con Giannina Censi e poi al London Studio Centre /Laban Centre di Londra . Diplomata alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano diretta da Giorgio Strehler ( 96/99) . In teatro ha lavorato intensamente come attrice diretta fra gli altri da Alvis Hermanis , Eimuntas Nekrosius , Valerio Binasco , Jacques Lassalle . Dal 2009 ha iniziato a occuparsi di progetti di teatro “indipendente” -occupandosi della regia e della produzione di diversi spettacoli – tra i quali : “4: 48 Psychosis “di Sarah Kane ( diretto e prodotto da Valentina Calvani ) ,”Il Bosco “di David Mamet ,”Maternity Blues” di Grazia Verasani .Del progetto ” Le imperdonabili ” fanno invece parte gli spettacoli : “Donna non rieducabile “di Stefano Massini , ” I Monologhi dell’ atomica “di Svetlana Aleksievich , “Etty Hillesum ovvero la resistenza del pensiero “di Damiano D’ Innocenzo , “Elena di Sparta ovvero il ritorno a casa “di Elena Arvigo e Alessandra Salamida . Nell’ ultima stagione e’ stata impegnata nella turne’ di “Edipo re “e “Edipo a Colono ” diretti da Andrea Baracco e Glauco Mauri e in varie date di tutti i vari spettacoli . In cinema e Televisione ha lavorato in diverse produzioni italiane tra le quali e’ stata protagonista della Piovra – e straniere – tra le quali la serie americana ” Mental” il film ” Eat Pray Love” . Nella scorsa stagione ha preso parte al film ” Una vita in cambio “.
Info e prenotazioni: teatroinscatola
Roma, Lungotevere degli Artigiani, 12/14
Tel. 347.6808868 e 340.5573255 – info@teatroinscatola.it
www.teatroinscatola.it
Biglietti: Intero 10 euro, ridotto 7, più tessera associativa ( 2 euro)
pagina facebook rassegna https://www.facebook.com/TeatroinscatolaRoma/
ufficio stampa Teatroinscatola Maresa Palmacci +39 3480803972; maresa29@libero.it
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