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La voce, di una intensità che arriva al cuore, accarezza l’anima mentre gli occhi s’inumidiscono a ogni timbro e a ogni sguardo d’un azzurro che troppo ricorda l’artista evocata con grande maestria da Valentina De Giovanni: Gabriella Ferri indimenticata protagonista della canzone romana, testaccina verace, dalla personalità dirompente. Sono passati quattordici anni dalla sua scomparsa, ma il pubblico in sala – siamo al Teatro Civico di Rocca di Papa – mostra una toccante partecipazione ai brani che la brava cantante interpreta.

Uno spirito benevolo emerge dal canto e dalla commozione di chi rievoca e di chi ascolta, brani tra i più noti, famosi, struggenti, accompagnati dal suono di una chitarra magistralmente suonata da Gabriele Elliot Parini, in un crescendo di emozione per ogni corda pizzicata, ogni ritmo scandito.

Brani che ripercorrono nell’intimo la vita e la storia della cantante romana, in un percorso autobiografico che sconfina tra verità e speranza, grinta e coraggio, lasciando allo sguardo la malinconia che, ora come allora, àncora lo spettatore, a dispetto della voce dal timbro forte e deciso.

Brava Valentina a trasmettere – in un palcoscenico pieno di parole, testi scritti su grandi pannelli di stoffa, stralci dei brani più noti e significativi del repertorio di Gabriella – quel che con l’autrice Betta Cianchini hanno creato. Coinvolgente l’atmosfera che le luci e la regia di Camilla Piccioni hanno saputo creare: numerosi gli applausi del pubblico, spesso spontaneamente coinvolto nei ritmi e nel canto.

Soddisfatti del bel pomeriggio al teatro in questo due dicembre, gli spettatori che salutano la brava interprete, pronti a non perdere il grande capolavoro di De Filippo che Anna Baldoni presenterà la prossima settimana: Filumena Marturano.

Rita Gatta